@kal ha detto in Shaking the cushions, ovvero: decenni di reputazione buttati nel cesso per Google:
Comunque, a quanto pare, il processo è arrivato al punto in cui la difesa di Google sta calando le sue carte... a porte chiuse! E su documenti secretati.
Qua un commento della stessa autrice del già citato articolo, poi successivamente ritirato da Wired
https://twitter.com/megangrA/status/1784728483014357242
Sono riflessioni personali a cui non so quanto credito possiamo dare (l'autrice è molto fortemente schierata, sta riportando quella che di fatto è una sua "paura").
Se non ho inteso male, quando Zitron nella sua replica scrive:
Ho trovato strano che Google abbia risposto con testimonianze non collegate e non citate "dal processo del Dipartimento di Giustizia che contestualizzano queste affermazioni fuorvianti"
starebbe sospettando proprio che, come hai osservato tu, "il processo è arrivato al punto in cui la difesa di Google sta calando le sue carte... a porte chiuse! E su documenti secretati".
Mi ricordo quando discutemmo riguardo l'articolo - poi cancellato - comparso su Wired e la cui autrice appariva molto schierata.
Successivamente avevo salvato - mi pare - fonti di altre "penne" che scrivevano di "porte blindate", per tenere un po' traccia, ma mi sono rimaste impigliate nella tastiera, negli archivi e nei miei neuroni rimbambiti...