• ModSenior

    Secondo me molto dipende dagli strumenti che usi per monitorare i click degli utenti...
    con google analytics hai il limite javascript (non tutti lo tengono abilitato, potrebbe non contarti tutti i clic); se usi i cookie ha anche qui qualche limite (e di nuovo potrebbe non contarti tutti i clic, ma di pro potresti filtrare i clic provenienti da uno stesso utente per non conteggiare i doppioni)... servono filtri per bot e simili...

    Comunque se assicuri trasparenza per me potrebbe essere una buona soluzione!


  • User

    Ciao a tutti
    Mi inserisco in questa discussione molto interessante con un mio personale contributo.
    Io penso che il problema, in un'ottica di marketing vada discusso analizzando prima il comportamento attuale degli operatori turistici, per poi definire la strategia commerciale più efficace per un portale alberghiero.
    Negli ultimi anni abbiamo assistito a un grande proliferare di portali e network turistici e di servizi di webmarketing, di conseguenza attualmente c'è un grande affollamento di offerte per le strutture ricettive:

    • decine di proposte tra portali nazionali, locali e regionali
    • molteplici proposte di pubblicità e visibilità on line, ( posizionamento, adwords, banner, etc.).
      E' innegabile che tutto questo crei tanta confusione e paura di prendere fregature.
      Pertanto l'albergatore, non essendo nelle condizioni di individuare e valutare l'offerta migliore, si è stancato di ascoltare promesse e vuole solo risultati concreti, quindi sta tornando alla sua antica abitudine, cioè quella di pagare solo sul venduto, che si traduce nel pagare solo commissioni su prenotazioni andate a buon fine.
      In quest'ottica penso che esistano margini di sviluppo commerciale solo per quei portali che riescono ad offrire reali risulati commerciali all'albergo (prenotazioni) o, in alternativa per specifici progetti di web marketing finalizzati alla promozione e commercializzazione diretta dell'hotel e che consentono pertanto la disintermediazione turistico-alberghiera.

  • User

    Ciao Infox,
    mi fa piacere che trovi interessante la discussione.. 🙂
    Visto da questo lato non posso che darti ragione ma mi piacerebbe farti vedere il rovescio della medaglia.. ovvero ..come la vedo io. Sempre più spesso leggo in giro per la rete, e non da ultimo anche in questo forum, di albergatori "bannati" dai portali più importanti, leggi booking, venere ecc ecc, questo perchè la loro zona è già coperta, per i portali si intende, o perchè sono piccoli hotel con poche camere o addirittura B&B o affittacamere che non rendono ai signori portali, gli investimenti che devono agffrontare per pubblicizzare la vendita delle prenotazioni (campagne PPC, traduzioni, personale che compila le schede ecc ecc) leggo e sento di albergatori stanche di continui aumenti delle percentuali, imposizioni su prezzi e servizi ecc ecc.. a questo punto questi signori albergatori, scontendi, delusi, ignorati, come si possono promuovere? è sottinteso che lo devono fare in modo economico e redditizzio.. Dovranno ben trovare portali alternativi e/o paralleli con un meccanismi che si adatti alle loro esigenze di piccole realtà imprenditoriali? O no? In fondo il nostro paese si regge sulla piccola e media impresa! Convieni? A questo punto, IMHO, occorre trovare una formula che si adatti a tutte queste "piccole" imprese "scartate" o, anche, a quegli operatori che si considerano derubati della loro autonomia imprenditoriale dai dictat di questi colossi della prenotazione online e che cercano altre o complementari strade.. secondo me, ascoltando i loro pareri potremmo cavare qualche indicazione utile che ci possa far illuminare la lampadina delle idee 😛 in fondo prima di google sembrava già quasi tutto scontato..


  • User

    @chiarastorti said:

    Secondo me molto dipende dagli strumenti che usi per monitorare i click degli utenti...
    con google analytics hai il limite javascript (non tutti lo tengono abilitato, potrebbe non contarti tutti i clic); se usi i cookie ha anche qui qualche limite (e di nuovo potrebbe non contarti tutti i clic, ma di pro potresti filtrare i clic provenienti da uno stesso utente per non conteggiare i doppioni)... servono filtri per bot e simili...

    Comunque se assicuri trasparenza per me potrebbe essere una buona soluzione!

    il problema era visto da lato dell'albergatore.. cioè wookie chiedeva, ovviamente, garanzie sul conteggio dei click realmente ricevuti (se glie ne conteggio meno penso non sia un loro problema, anzi 🙂


  • Moderatrice

    Ciao Roberto,
    seguo diversi siti di hotel che utilizzano booking venere e affini e seguo un portale di piccole realtà di soggiorno.

    Ti racconto le mie esperienze guardando da entrambi i lati.
    Per quanto riguarda gli hotel che mi hanno dato una montagna di portali da gestire ti dico subito che seguo prevalentemente venere expedia lastminute e booking gli altri sono fuffa.
    Questo perchè c'è un problema di tempo. Devi vedere quali portali ti portano risultati e sulla base di ciò scegliere.
    La solita cosa vale anche per le piccole realtà che non sono state accettate su booking. Scegli le prime 4 che ti hanno portato risultati e poi gli altri li perdi inevitabilmente con il tempo.

    Quindi nota le variabili: TEMPO non si può seguire 100 mila portali
    RISULTATO seguirai solo i portali che ti portano risultato.

    Quali sono i portali che portano risultato?
    Andiamo dall'altra parte della medaglia 🙂
    Come ti dicevo gestisco anche un portale di piccole realtà. Il prezzo è politico, ma attento bene, molto più alto dei tuoi 10 euro.
    La politica seguita è stata pochi ma tutti soddisfatti. Mi sono infatti presto resa conto che all'aumentare dei partecipanti il costo da loro sostenuto non copriva minimamente il costo del tempo per me necessario per migliorare l'operazione web marketing.
    I


  • User

    Ciao RobertoS
    Capisco le tue motivazioni ma per approfondire l'argomento penso sia opportuno chiarire alcune cose:

    • Di che tipo di portale parliamo: uno nazionale, regionale o locale ?
    • Se non è nazionale, che zona turistica propone ?
    • Che tipo di fatturato vuoi raggiungere ?
      Una volta chiariti questi aspetti si possono dare indicazioni più precise sul tipo di business possibile.
      Comunque rimango convinto che il problema principale attualmente sia l'affollamento dell'offerta di servizi di web marketing in un settore dove, soprattutto nelle piccole e medie strutture, non c'è ancora una reale conoscenza delle potenzialità e degli strumenti di promozione online.
      Come dice Deborahdc nella sua risposta, le offerte di portali sono talmente tante che l'albergatore non riesce a starci dietro e trascura i portali minori (probabilmente si riferisce all'aggiornamento delle disponibilità).
      In questo contesto, perchè un hotel dovrebbe pagare tre/quattrocento/ cinquecento euro per inserirsi in un portale senza garanzia di risultato, quando può approfittare di numerose offerte di inserimento solo a commissioni ?
      L'unica condizione che può far cambiare idea è quella che con le commissioni va a pagare di più.
      Pertanto una valida strategia potrebbe essere quella di offrire una prova iniziale con inserimento gratuito nel portale e pagamento delle solo commissioni sulle prenotazioni; successivamente, quando l'albergatore avrà visto il riscontro positivo (prenotazioni), potrai proporre qualsiasi modalità d'inserimento, quota annuale, ppc, commissioni, etc., vedrai che accetterà di tutto, perchè ormai avrai conquistato la sua fiducia.

  • User

    ok 🙂 cerco di spiegarmi meglio..

    Premetto che il mio portale, a livello nazionale, attualmente è economicamente autosufficiente, funzionante ecc ecc.. ma sono in cerca di soluzioni, idee, in modo particolare quelle gradite dagli albergatori, per farlo crescere perchè l'autosufficienza non da' guadagno.. certo, senza pretendere di far concorrenza a venere, booking & C. (almeno per ora :1:

    ferme restando le problematiche che avete esposto, che conosco e condivido pienamente, il mio era un tentativo di esporre un'idea, quella iniziale, al giudizio degli albergatori... ed eventualmente raccogliere, oltre alle maledizioni 🙂 anche qualche critica costruttiva.. questo perchè penso che la loro opinione e le loro esigenze sono elementi imprescindibili dei quali non possimao non tenre conto nel realizzare il nostro business..

    quello che avete scritto è giustisimo ma se ci rassegnamo allo status quo è finita! dobbiamo chiudere tutti i portali di medio basso livello a pieno vantaggio dei signori della prenotazione!

    IMHO chi troverà questa soluzione sarà fuori dalla mischia...

    Anche perchè, come giustamente dice infox, in questo settore ci sono ancora tantissimi piccoli imprenditori che non sono in grado o non hanno le conoscenze per affrontare questa tipologia di mercato.. per me questo è terreno fertile, incolto.. che booking & C. snobbano..

    Quindi, ritengo i vostri interventi degni di attenzione e rispecchianti la realtà ma il mio obbiettivo era quello di trovare un modo per uscire da questo "tunnel" che relega i piccoli portali nell'angolino del web se non addirittura nel corridoio d'uscita.. e di pensare uno strumento creato incrociando le esigenze degli albergatori e degli utenti..


  • User

    Il problema come tutti sappiamo è molto complesso e di non facile soluzione .
    Anch'io gestisco un portale nazionale e prima dell'avvento di internet, mi occupavo di promozione turistica (fiere, cataloghi, guide, etc.).
    Vivo tutti i giorni le difficoltà commerciali esistenti, internet ha creato molte opportunità di lavoro per noi, ma forse adesso cominciamo ad essere in troppi e subiamo la concorrenza reciproca che causa un forte deprezzamento dei nostri servizi.
    Pertanto finchè il mercato non farà la sua naturale selezione, facendo emergere e prevalere le proposte commerciali più valide, non ci resta altro da fare che cercare di alfabetizzare e motivare i nostri potenziali clienti , cercando di conquistare la loro fiducia con risultati concreti.
    Saluti


  • User Attivo

    @infox said:

    Il problema come tutti sappiamo è molto complesso e di non facile soluzione ...

    tre puntini sospensivi significa "leggere tutto il post"

    è vero, qui ho trovato parecchie risposte utili. Bisogna valutare anche il fatto che prima chi faceva una pagina web, era un genio dell'informatica e veniva pagato a peso d'oro, adesso chi costruisce un mega portale è un simpatizzante del web.
    Con questo volevo dire che costruire un sito web, mantenerlo e spingerlo in alto non solo sul web, ha dei costi, adottare una campagna ppc, è da valutare bene, a mio parere il ppc può permetterselo solo chi è ben piazzato nel web.

    Gli albergatori al giorno d'oggi, con 10mila lire:D vogliono che tu gli porti 100 clienti al giorno, e ormai hanno preso tutti il vizio di pagare per "transazione svolta a termine".

    Da tenere presente che il ppc è un sistema macchinoso, in quanto devi costruirti gli script per monitorare i click, e capire comunque il loro funzionamento, o avere un programmatore dove nel caso un giorno si dovesse bloccare tutto, in poco tempo risolveresti il problema.

    A mio parere le tecniche sono correlate al tipo di portale, piccolo portale, metodo flat e poche possibilità di attirare albergatori, ma più facilità di lavorare e meno rogne; grande portale, ppc, albergatori più disponibili, possibilità di grandi introiti, ma più costi di gestione.

    spero di essere stato utile, un saluto.


  • User

    Penso che concettualmente il ppc sia un'idea valida perchè consente di far pagare in base al consumo...;un albergo di Matelica /MC avrà un riscontro sicuramente inferiore rispetto ad un albergo di Riccione perchè è ubicato in una località meno ricercata e quindi è giusto che paghi meno per essere inserito nel portale. Però il ppc dal portale, nonostante offra contatti targhettizzati, per la mia esperienza crea molta diffidenza nell'albergatore, perchè ha paura di essere fregato con click fasulli. Pertanto è solo questione di fiducia... e il periodo di prova è sicuramente la soluzione consigliabile.
    Inoltre va considerata la scarsa propensione e dimestichezza dell'albergatore a conteggiare visite ed analizzare statistiche; lui è più interessato ai risultati e alle richieste di prenotazioni. Per questo molti portali, al posto del link sul sito della struttura, permettono solo l'invio di una mail informativa. Questo tipo di riscontro per l'albergatore rappresenta già un buon risultato.
    Saluti