• User Newbie

    Grazie mille Leonov per questo chiarimento così dettagliato.

    Vorrei ribadire ciò che è stato detto in precedenza da clubbu ovvero che: Leonov, sei proprio un genio


  • User Newbie

    Grazie Leonov per le tue spiegazioni.
    Ti devo chiedere un'ulteriore chiarimento per questa frase: "I pulcini si guardavano intorno incuriositi , incantati dalle cascate spumeggianti, dal sole che **li **diceva: -Buongiorno, miei cari !"
    E' corretto **li **oppure bisognava scrivere **gli **?
    Grazie


  • Consiglio Direttivo

    @italica said:

    Ti devo chiedere un'ulteriore chiarimento per questa frase: "I pulcini si guardavano intorno incuriositi , incantati dalle cascate spumeggianti, dal sole che **li **diceva: -Buongiorno, miei cari !"
    E' corretto **li **oppure bisognava scrivere **gli **?

    Nessuno dei due calza, secondo me. Metterei invece "loro"; il Sole si rivolge ai pulcini ("pulcini" = maschile plurale) e in virtù di quanto scritto sopra occorre mettere "loro/a loro".

    La frase diventa pertanto: "I pulcini si guardavano intorno incuriositi , incantati dalle cascate spumeggianti, dal sole che diceva loro: —Buongiorno, miei cari!".

    In questo caso particolare, però, modificherei leggermente la frase, per questioni di eufonia, in: "I pulcini si guardavano intorno incuriositi , incantati dalle cascate spumeggianti, dal sole che li salutava: —Buongiorno, miei cari!".

    In quest'ultima versione "li" è pronome complemento oggetto di "salutava", e sostituisce il "loro/a loro" che è complemento di termine di "diceva". Scegli tu la soluzione che ritieni più gradevole.

    :ciauz:


  • User Newbie

    Grazie mille Leonov per la risposta.
    Questa frasi così come indicata sotto è stata scritta da una bambina di 10 anni e senz'altro può essere migliorata ; la bambina ha usato "li", ma la maestra ha fatto la correzione usando "gli".
    E' giusta la correzione ?
    Grazie
    Ita


  • Consiglio Direttivo

    Secondo il mio modesto parere, la correzione dell'insegnante va... riconsiderata, diciamo così.

    La regola grammaticale sui pronomi è molto limpida: in caso di complemento indiretto, quindi diverso dal complemento oggetto, per il maschile plurale si usa solo e soltanto "loro", mai "gli", che è errore (o comunque forma propria del registro basso e del tono colloquiale, quindi non il tipo di lingua che dovrebbe essere insegnata nelle scuole).

    Forse val la pena chiedere maggiori dettagli all'insegnante, magari non ho capito io la costruzione della frase, anche se mi sembra lineare e incontrovertibile. E per garantire alla bambina un futuro linguisticamente libero da dubbi come questo, basta munirsi di una buona grammatica italiana (le migliori sono quelle di Serianni, editore Garzanti, e di Dàrdano–Trifone, editore Zanichelli). Con quella no si sbaglia, qualsiasi cosa possano dire i maestri di scuola. 😉


  • User Newbie

    Grazie mille Leonov.
    Buona notte
    Ita


  • User

    Concordo con Leonov!


  • User Newbie

    Ciao a tutti.
    Tutto molto interessante, ma non mi è chiara una cosa,
    perché posso dire: "Li salutava"(cioè salutava loro) ma non "li diceva" (diceva loro)?
    Ps: non ho capito il riferimento all'inglese quando si dice che gli americani possono insegnare ai britannici, utilizzando il termine "paziente" mi pare.
    Grazie Mille in advance 🙂
    Davide


  • Consiglio Direttivo

    @Davide1984 said:

    non mi è chiara una cosa,
    perché posso dire: "Li salutava"(cioè salutava loro) ma non "li diceva" (diceva loro)?

    Fermi tutti! Non è vietato scrivere "li diceva", soltanto che "li diceva" non significa "diceva a loro" (con "a loro" complemento di termine), ma "diceva loro" (con "loro" complemento oggetto).

    Facciamo un esempio comparativo per capire la differenza:

    "Quei versi erano magnifici. Il professore osservava gli alunni e diceva loro (= a loro) di ascoltarli con attenzione."

    "Quei versi erano magnifici. Il professore li diceva (= declamava i versi) con voce ispirata, mentre gli studenti li ascoltavano rapiti."

    Suona più chiaro adesso? Nella prima frase, se avessi scritto "li diceva" invece di "diceva loro" non avrei espresso il complemento giusto, ovvero non avrei fatto capire che il professore si rivolgeva agli alunni ("agli alunni" complemento di termine); nella seconda frase, se avessi scritto "diceva loro", non avrei fatto capire che il professore declamava i versi.

    Si può quindi scrivere "li diceva", a patto di sapere bene dove si vuole andare a parare con la frase.

    @Davide1984 said:

    Ps: non ho capito il riferimento all'inglese quando si dice che gli americani possono insegnare ai britannici, utilizzando il termine "paziente" mi pare.

    Contrariamente a quanto si pensi, in alcuni aspetti l'inglese americano è più sofisticato di quello britannico: nell'inglese britannico, per dirne una, il modo congiuntivo dei verbi (subjunctive mood) è quasi scomparso, e con esso la sfumatura di significato che porta con sé; gli americani lo hanno invece conservato, e lo usano più spesso dei loro "cugini" londinesi, arricchendo la loro prosa di dettagli e sottigliezze assai utili per una comunicazione efficace e versatile.

    Quando si parla di letteratura o di ambienti accademici le due varianti sono quasi sovrapponibili, e a Oxford usano il congiuntivo come a New York e forse anche meglio, ma non si può dire lo stesso del parlato comune, dove l'inglese britannico ha scelto (recentemente, va detto) una via di drastica semplificazione, ancora più marcata di quella adottata negli Stati Uniti.


  • User Newbie

    Grazie Mille!
    Avevo intuito che la risposta fosse nella domanda di analisi logica 😄

    Per quel che riguarda l'inglese debbo dire che le mie competenze sono maggiori, e mi trovo un poco in disaccordo nel senso che questo che citi è uno dei pochi casi in cui l'inglese americano mantenga una maggior complessità rispetto a quello britannico. Per natura storica "l'americano" è meno complesso, sia in termini sonori che di rispetto della regola. La stessa stesura grafica di diverse parole "americane", ad oggi corrette grammaticalmente, nasce da una erronea trasposizione delle parole dall'inglese britannico.
    Ricordo una volta in UK un compagno di università americano, alla mia domanda: "ma ora che sei qui le parole le scrivi nella versione british o di casa tua?" e lui tutto orgoglioso: "io le scrivo come le ho imparate tanto significano la stessa cosa!" 🙂
    Grazie ancora
    Davide