@Contabile said:

Suggerisco di verificare l'esistenza di eventuale incompatibilità allo svolgimento dell'attività di veterinario affiancata a quella di Agente di Commercio.

Capisco ciò che vuoi dire e ti ringrazio per averlo sottolineato. In effetti sulla questione non c'è chiarezza e per quanto ne so non esiste una norma che lo impedirebbe.

Qualche anno fa la FNOVI (federazione degli ordini veterinari) aveva espresso parere contrario alla sovrapposizione di queste attività in una circolare ai vari ordini provinciali.

Resta però il fatto che non sono pochi i veterinari che continuano, alla luce del sole, ad unire all'attività professionale anche quella di agente di commercio (mi rendo conto benissimo che questa non sia una risposta che risolve il problema). Per cui ho sempre pensato che in questa incertezza non valga la pena perdere delle occasioni.

Anche se mi rendo conto che questo aspetto andrebbe approfondito (ma francamente non saprei dove).

Salve,

mi trovo in una situazione simile a quella di Ember, nel senso che svolgo attività di libero professionista come veterinario e sono iscritto da oltre 5 anni all'Enpav (Ente prevedienziale dei Veterinari).

A breve dovrei iniziare a lavorare anche come Agente di Commercio. Tale attività però sarà marginale, con guadagni inferiori a quella di medico veterinario (attività che comunque svolgo a tempo pieno).

La prassi vuole che quando ci si iscriva al registro delle imprese della Camera di Commercio si debba anche inoltrare la domanda di iscrizione all'Inps su apposito modulo.

Quale è la procedura per fare in modo invece di non essere iscritti all'INPS, in quanto l'attività prevalente è quella di veterinario? Dato che spetta all'INPS stabilire l'attività prevalente, cosa va fatto? Una semplice domanda all'INPS.

Grazie per quanti sapranno darmi indicazioni.