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    outis

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    Post creati da outis

    • RE: Querela per diffamazione via blog

      Il blog sul quale io ho postato il mio messaggio non è il mio ok?
      Non essendo io il responsabile del blog, non è il responsabile del blog perseguibile in quanto responsabile appunto dei contenuti e moderatore degli stessi.. mi sbaglio?Per quel che ne so io, responsabile di un commento è il suo autore. Se un blog o un forum sono moderati, è responsabile anche l'amministratore. Ma se, magari sollecitato dal diffamato, ha rimosso il commento diffamatorio, allora credo che non sia più imputabile.

      Ma quand'anche vi fosse una corresponsabilità, ciò non esime l'autore di un commento dalla suaresponsabilità
      In bocca al lupo!

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      O
      outis
    • Ban e provider

      Spero di postare nella sezione corretta, ove così non fosse, mi scuso.

      Il caso potrà sembrare surreale.

      Supponiamo che il regolamento di un forum preveda che del ban sarà informato il provider.

      Qualora un utente, pur NON incorrendo in alcuna delle violazioni del regolamento del forum per cui è previsto il ban, indignatosi e mortificatosi per la piega che ha preso una discussione infuocata, verificato che si trova in uno spazio inospitale, per una forma di protesta chieda lui, insistentemente anche (ignorando l'informazione al provider, e quindi anche un po' stolidamente), il suo proprio ban e lo ottenga. Che cosa succede?

      Che cosa significa “informare il provider”? Che cosa comporta?
      L’amministratore deve fornire delle motivazioni?

      Considerato che l’amministratore, una volta bannato questo utente, poi ha comunicato sul forum pubblicamente che l’utente xyz è stato bannato dietro sua esplicita richiesta, sottolineando questo particolare, si può ritenere che anche l’informazione al provider abbia incluso questo importante elemento oppure essa prescinde da qualunque spiegazione (cioè l’amministratore si limita ad informare il provider del ban, magari genericamente per infrazioni, punto e basta)?

      Insomma quando l'amministratore informa il provider, quest'ultimo gli chiede per quali infrazioni? Così, l'amministratore, sempre che sia stato onesto, può aver risposto che l'utente stesso aveva chiesto di essere bannato?

      Il ban è stato in qualche modo "delegato" al provider? Che cosa comporta questa informazione al provider?

      Ringrazio chiunque sarà tanto gentile da fornire qualche indicazione in merito!

      PS l'utente in questione ha l'opportunità di compiere personalmente qualche verifica: può appurare se è stato danneggiato magari da un'indebita segnalazione?

      PPS giuro è l'ultimo quesito: ma un amministratore di forum, volendo, potrebbe bannare e informare del ban dell'utente il suo il provider, soltanto perché, per dire, costui gli è antipatico o sostiene opinioni difformi dalle sue (o perché l'utente glielo ha chiesto)? Insomma, siccome il forum, giustamente, è casa sua, può chiedere al provider di escludere un Tizio senza che vi siano motivazioni gravi, esplicite o, quel che mi pare peggio, implicite?

      Una risposta affermativa mi conforterebbe, perche ne dedurrei che questa informazione non comporta una segnalazione potenzialmente dannosa per l'utente.

      postato in CMS & Piattaforme Self-Hosted
      O
      outis
    • RE: Querela per diffamazione via blog

      Infine

      Loro mi hanno detto che su quell'indirizzo email era stata sporta denuncia per diffamazione.
      Penso siano risaliti a me tramite indirizzo ip.

      Ma, se è così, suppongo siano arrivati a te prima di tutto tramite la registrazione dell'e-mail.
      Del resto, chi registra l'e-mail non necessariamente è titolare della linea telefonica a cui è associato l'IP. E poi un IP può avere più utenti, oltre al titolare del contratto. Almeno credo.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      O
      outis
    • RE: Querela per diffamazione via blog

      A questo link potrai trovare qualche informazione utile:
      (mi scuso, ma non mi è permesso inserire il link)

      Fra l'altro:
      "Un problema che si è posto riguarda la particolarità del mezzo, cioè la rete. La Cassazione ha escluso, comunque, che si possa applicare l?aggravante della diffamazione a mezzo stampa (art. 13 legge 47/1948) o a mezzo di trasmissione radiofoniche o televisive (art. 30 legge 223/1990)".

      E anche qualche informazione circa la competenza territoriale, sulla quale mi sbagliavo nel precedente post.

      Non so a quale sentenza si riferisse Hopelaw sopra:
      "c'è anche una sentenza della cassazione che dice che solo su facebook per la prima volta qualcuno paga per le offese e ingiurie...sui forum o blog solitamente un gestore cancella il thread o l'intervento e il tutto si risolve con l'allontanamento dell'user scorretto "

      Se davvero esistesse questa sentenza, dovresti considerarti fortunato.

      Se tu avessi seguito il consiglio dato da tnpo1976 in questo stesso thread, la tua posizione ora sarebbe migliore...
      Peraltro, considerato che fatichi a ricordare, sarebbe stata anche una scelta coerente.

      Non vedo come tu possa esercitare il tuo sacrosanto diritto di difesa, quando non sei in grado di ricostruire il contesto, come è naturale dopo tre anni!

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      O
      outis
    • RE: Querela per diffamazione via blog

      Certo dopo tre anni esercitare il diritto alla propria difesa diventa davvero arduo...

      CK280, ti è stato fatto il verbale di identificazione e di elezione di domicilio e sei stato invitato a nominare un difensore oppure no?
      E' stato instaurato un procedimento penale?

      Inoltre ti è stato letto almeno il passaggio incriminato (suppongo che sia riportato sulla denuncia)? Era soltanto un commento di numero? Rivolto a un nick oppure ad una persona reale?

      Ma quando si arriva a questo punto, la PG agisce su impulso di un magistrato? Ovvero un magistrato ha aperto un fascicolo e ipotizza che la querela per diffamazione sia fondata? Infine, mi viene da osservare che in casi come questi l'indagato e la procura possano trovarsi geograficamente molto lontani. Se la cosa andrà avanti, non bisognerà considerare l'ubicazione del server?

      Di nuovo ti auguro l'archiviazione. Intasare la macchina della giustizia con insensatezze come questa... E' a mio sommesso avviso il peggior uso del web immaginabile

      PS dimenticavo: per diffamazione si procede a querela di parte, se il querelante rimette la querela, il querelato non deve far altro che accettare la remissione e la storia finisce così.
      Non hai pensato di incaricare un avvocato di contattare il querelante (sempre che tu sia in grado di identificarlo) per concordare la remissione di una querela che, se non aveva molto senso all'epoca, oggi non ne ha più nessuno?

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      O
      outis
    • RE: Querela per diffamazione via blog

      Scusa, CK280, sono trascorsi tre anni da quando hai postato, ma quanto tempo è trascorso dalla querela?
      La tua identificazione è stata agevole o addirittura scontata? Avevano già il tuo nominativo o hanno dovuto svolgere delle indagini? Sono risaliti a te attraverso l'ip? Hai ammesso o hai negato di essere l'autore dei commenti incriminati?

      Sei imputato o sei soltanto indagato?
      Magari hai appreso di essere interessato da indagini con l'elezione di domicilio e la nomina di difensore e per ora ti hanno soltanto identificato. Se sei soltanto indagato, il procedimento potrebbe potrebbe concludersi con un'archiviazione.
      In bocca al lupo 🙂

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      O
      outis
    • RE: indagini

      Ti hanno identificato e ti hanno fatto nominare un difensore? Insomma sei indagato? Il tuo nome sarà iscritto nel RGNR?

      O alla luce delle tue dichiarazioni intendono compiere ulteriori indagini?

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      O
      outis
    • RE: indagini

      Gianny, prima di tutto, per quel nulla che vale, ti esprimo tutta la mia solidarietà!

      Ti vengono a cercare dopo ben quattro (!!) anni... Veramente ad oltre quattro anni e mezzo...

      Almeno ti è stato comunicato su quali ipotesi stanno lavorando?
      Ti è stato notificato il verbale di identificazione? Hai dovuto nominare un difensore?

      La pg ha preso atto delle tue dichiarazioni di estraneità o comunque ti addebita ciò (non so cosa) che è riconducibile alle tue connessioni.

      Che senso ha dopo ben oltre quattro anni non te lo domando, in quanto non vi è chi non veda che non ha senso alcuno.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      O
      outis
    • RE: indagini e iscrizione registro indagati

      Nel post precedente mi sono limitato alla procedura, se dovessi entrare nel merito delle valutazioni e delle decisioni, e della loro "equità" ed "equanimità" si riaprirebbero ferite che preferisco ignorare... Tanto non ci si può fare niente, tocca subire...

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      O
      outis
    • RE: indagini e iscrizione registro indagati

      @korky said:

      Salve e complimenti per il sito! Volevo chiederVi una delucidazione: E' legale che una denuncia venga iscritta nel registro degli indagati dopo quasi un anno?
      Una volta avvenuta l'iscrizione partono le indagini, oppure possono avviarsi anche prima e poi procedere all'iscrizione?
      Vi ringrazio tutti buona giornata!

      Non so se sia legale. Di certo tra il codice e la prassi concreta esiste uno iato che crea una significativa sperequazione, rispetto alla procura in posizione dominante, a danno del cittadino "impigliato" in un procedimento penale: i tempi della procura si dilatano secondo la convenienza della stessa, mentre all'indagato o all'imputato non sono concesse proroghe nemmeno quando essa sarebbe ragionevole (per esempio quando approssimandosi il quindicesimo giorno dall'emissione di un decreto penale di condanna - notificato, fra l'altro, a quattro mesi di distanza dal suo deposito e a due anni dall'apertura del procedimento penale... -, ovvero la scadenza oltre la quale esso, se non opposto, diverrebbe esecutivo, l'imputato trova deserta la cancelleria presso la quale intende depositare l'opposizione, per dirne una).

      Sorvolo sulle tortuosità e le inefficienze parossistiche (errori marchiani e inspiegabili di cui nessuno risponde, smarrimenti di verbali) della burocrazia delle cancellerie che vessa il cittadino inerme e vulnerabile ridotto in una posizione subordinata, nella quale mai avrebbe pensato di potersi trovare.

      L'iscrizione del nome dell'indagato può seguire persino di un anno e mezzo l'apertura del procedimento penale. In questo caso, pur essendo stata fatta all'indagato l'elezione del domicilio a tempo debito, ovvero un anno e mezzo prima (cioè contestualmente all'apertura del procedimento penale), la durata delle indagini preliminari decorre con un posticipo che nel frattempo aveva invece indotto l'indagato, ignaro dei magheggi della procura, a credere che, non essendogli stata notificata alcuna proroga, vi fosse stata quell'archiviazione che il difensore fin da principio aveva considerato plausibile.

      La "procura", il regno della discrezionalità, è una specie di luogo mitico interessato da una sfasatura temporale fiabesca: l'indagato non può calcolare alcunché; i sei mesi di cui parla il codice, in realtà concetto elastico, possono essere lettera morta e aggirabilissima.

      L'indagato non può così esercitare il sacrosanto diritto di difesa: la notifica della proroga e la comunicazione degli addebiti (capita che si sappia per quali vicenda si è indagati, ma non le ipotesi di reato, non immaginabili neppure da parte del difensore che si è stati costretti a nominare e remunerare e al quale si è raccontata la vicenda) gli permetterebbero quanto meno di elaborare una memoria difensiva pertinente. E comunque sia dopo tanto tempo diventa tutto più difficile.

      Purtroppo nel nostro paese dei problemi seri che investono l'amministrazione dell'(in)giustizia non si può parlare, perché il dibattito in merito è monopolizzato e distorto dal noto personaggio che guida il governo; mentre le inefficienze e i comportamenti disinvolti sono dolorosamente sofferti dai poveri cristi, non certo dalle alte sfere che riescono bellamente ad eluderli.

      Un incubo convenzionalmente, e assai impropriamente, chiamato giustiza. Kafka puro.

      In bocca al lupo!

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
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      outis