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    mirko.valmont

    @mirko.valmont

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    Post creati da mirko.valmont

    • RE: co.co.pro o lavoro dipendente???

      grazie,

      mi par di capire che il co co pro è un assimilato al dipendente punto e basta salvo qualche peculiarità nella determinazione delle modalità di svolgimento della prestazione (orari, gerarchie, progetto appunto). IN quanto tale non cambia molto, anzi non conviene. stessa tassazione/cointribuzione a fronte di minori garanzie.

      Per il resto io lavoro in una struttura con 100 dipendenti ma il modo per invitarti ad andartene in modo soft c'è sempre (vale a dire non prevedere mai aumenti) quindi implicitamente chiederti di andartene.

      Per quanto riguarda la possibilità di essere inquadrato come professionista con p iva, questi potrà siglare un contratto con una reltà aziendale/professionale alla quale far fattura che sia una sorta di attività (tra le altre). Che forme assume questo contraatto?

      grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      M
      mirko.valmont
    • co.co.pro o lavoro dipendente???

      Buongiorno a tutti,

      sto cambiando lavoro e sto valutando se farmi inquadrare come lavoratore dipendente o come co co pro.

      Sono giovane non ho carichi di famiglia, godo di salute non ho tanta malattia e ferie.
      A licenziarti il modo lo trovano comunque quindi indeterminato è sulla carta poi sono tutti uguali i contratti.

      A parte queste premesse:

      fiscalmente mi conviene. pago un'aliquota marginale del 27 come dipendente mentre se attivassi p iva con minimi sarebbe 20 ora 5!!! perché ho i requisiti ecc.. risparmio di almeno 22 punti di aliquota per non parlare delle addizionali

      dal punto di vista insp sono meno sicuro
      attualmente come dipendente pago il 9,19 credo
      andrei ad iscrivermi alla gestione separata..
      pago di tasta mia tutto il 275? o c'è la regola dei 2/3 1/3.

      altre problematiche nel preferire un co co pro ad un contratto la dipendente?

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      M
      mirko.valmont
    • RE: Consulente aziendale già dipendente - ditta individuale o libero professionista?

      Grazie della conferma. In effetti il vero enigma sembra essere la posizione INPS leggendo i numerosi interventi di questo sito; la discrezionalità sembra essere del singolo ufficio provinciale.. proverò a fare un "sondaggio" coi dirigenti INPS di Vicenza a questo punto, fermo restando che mi piacerebbe, in caso mi venisse imposta una nuova posizione INPS, di proporre ricorso citando della prassi (Circolari, decisioni) INPS, se esistenti in merito.

      postato in Consulenza Fiscale
      M
      mirko.valmont
    • Consulente aziendale già dipendente - ditta individuale o libero professionista?

      Buongiorno a tutti, mi scuso fin da ora se non sono nella sezione giusta.. Ne ho consultate molte in questi giorni, ho anche avuto parecchie "dritte" e vorrei tentare di proporre il mio dilemma.

      attualmente sono lavoratore dipendente che presta annualmente collaborazioni autonome occasionali che stanno diventando via via di importi più consistenti.

      Dunque sto valutando di aprire una P.Iva per
      a) evitare il cumulo reddito lavoro dipendente + collaborazione che comporta debito annuale irpef piu acconti
      b) avere una tassazione piu agevolata, nonchè la possibilità di ritenere certi costi che sostengo, inerenti all'attività (per ora non abituale e professionale) e abbattere la base imponibile della seconda attività con spese inerenti (auto, telefono, pranzi, ecc)

      Premetto che continuerò a avere un contratto di lavoro dipendente full time e a tempo indeterminato con la mia azienda.
      Premetto che l'attività di collaborazione si sostanzia in una figura che potremmo dire di consulente aziendale offrendo una gamma di servizi che non si limiterebbe alla consulenza amministrativa/fiscale (e qui immagino le complicazioni vista la riserva di competenza degli ordini, commercialisti, tributaristi, consulenti del lavoro) ma anche di altra natura (predisposizione di prospetti informatici per l'azienda, raccolta documentazione, elaborazione di pratiche amministrative ecc)

      Posto questo ho alcuni dubbi.

      1. forma giuridica: ditta individuale o professionista?
        La domanda mi si è posta soprattutto ai fini INPS. Ho appurato che il lavoratore dipendente che sia anche
      • professionista: deve iscriversi obbligatoriamente alla gestione separata INPS e versare il 17% dei ricavi (compensi - spese)

      • ditta individuale: può certificare all'INPS di essere già iscritto come lavoratore dipendente e non versa altri contributi (nè come artigiano nè come commerciante) (è corretto?)

      1. Il codice ateco a cui avevo pensato è 70.22.09
        "Altre attività di consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale".
        Per Questo codice è possible optare indifferentemente per ditta o libero professionista? o l'inquadramento è forzato?

      2. regime fiscale: minimi o nuove iniziative?
        3a) come minimo gia lavoratore dipendente avrei:
        -imposta sostitutiva 20%
        -INSP 17% (o niente se ditta individuale)
        no iva, no studi, no irap, no addizionali

      3b) come nuove attività e sempre lavoratore dip avrei
      -sotitutiva 10%
      -INSP 17 o zero se ditta
      -irap 2,9 ridotta mi pare
      -iva ma con possibilità di detrazione
      -Studi di settore (sono pericolosi per questo codice attività?)

      grazie a quanti contribuiranno
      MV

      postato in Consulenza Fiscale
      M
      mirko.valmont
    • Consulente aziendale già dipendente - ditta individuale o libero professionista?

      Buongiorno a tutti, mi scuso fin da ora se non sono nella sezione giusta.. Ne ho consultate molte in questi giorni, ho anche avuto parecchie "dritte" e vorrei tentare di proporre il mio dilemma.

      attualmente sono lavoratore dipendente che presta annualmente collaborazioni autonome occasionali che stanno diventando via via di importi più consistenti.

      Dunque sto valutando di aprire una P.Iva per
      a) evitare il cumulo reddito lavoro dipendente + collaborazione che comporta debito annuale irpef piu acconti
      b) avere una tassazione piu agevolata, nonchè la possibilità di ritenere certi costi che sostengo, inerenti all'attività (per ora non abituale e professionale) e abbattere la base imponibile della seconda attività con spese inerenti (auto, telefono, pranzi, ecc)

      Premetto che continuerò a avere un contratto di lavoro dipendente full time e a tempo indeterminato con la mia azienda.
      Premetto che l'attività di collaborazione si sostanzia in una figura che potremmo dire di consulente aziendale offrendo una gamma di servizi che non si limiterebbe alla consulenza amministrativa/fiscale (e qui immagino le complicazioni vista la riserva di competenza degli ordini, commercialisti, tributaristi, consulenti del lavoro) ma anche di altra natura (predisposizione di prospetti informatici per l'azienda, raccolta documentazione, elaborazione di pratiche amministrative ecc)

      Posto questo ho alcuni dubbi.

      1. forma giuridica: ditta individuale o professionista?
        La domanda mi si è posta soprattutto ai fini INPS. Ho appurato che il lavoratore dipendente che sia anche
      • professionista: deve iscriversi obbligatoriamente alla gestione separata INPS e versare il 17% dei ricavi (compensi - spese)

      • ditta individuale: può certificare all'INPS di essere già iscritto come lavoratore dipendente e non versa altri contributi (nè come artigiano nè come commerciante) (è corretto?)

      1. Il codice ateco a cui avevo pensato è 70.22.09
        "Altre attività di consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale".
        Per Questo codice è possible optare indifferentemente per ditta o libero professionista? o l'inquadramento è forzato?

      2. regime fiscale: minimi o nuove iniziative?
        3a) come minimo gia lavoratore dipendente avrei:
        -imposta sostitutiva 20%
        -INSP 17% (o niente se ditta individuale)
        no iva, no studi, no irap, no addizionali

      3b) come nuove attività e sempre lavoratore dip avrei
      -sotitutiva 10%
      -INSP 17 o zero se ditta
      -irap 2,9 ridotta mi pare
      -iva ma con possibilità di detrazione
      -Studi di settore (sono pericolosi per questo codice attività?)

      grazie a quanti contribuiranno
      MV

      postato in Consulenza Fiscale
      M
      mirko.valmont