Navigazione

    Privacy - Termini e condizioni
    © 2020 Search On Media Group S.r.l.
    • Registrati
    • Accedi
    • CATEGORIES
    • Discussioni
    • Non letti
    • Recenti
    • Hashtags
    • Popolare
    • Utenti
    • Stream
    • Interest
    • Categories
    1. Home
    2. lysandro
    3. Post
    L

    lysandro

    @lysandro

    • Profilo
    • Chi segue 0
    • Da chi è seguito 0
    • Discussioni 3
    • Post 3
    • Migliore 0
    • Gruppi 0
    Iscrizione Ultimo Accesso
    Località .
    0
    Reputazione
    3
    Post
    0
    Visite al profilo
    0
    Da chi è seguito
    0
    Chi segue
    User Newbie

    Post creati da lysandro

    • Estremi per una denuncia per violazione della privacy

      Mio padre si è rivolto qualche tempo fa ad un centro CAF per dichiarazione dei redditi ed Isee. Essendo considerato a carico la cosa riguardava anche me. In tutto ciò (purtroppo devo ancora appurare come, dato che l'ho saputo soltanto ieri) in qualche modo è venuto a scoprire una roba mia personale. Ovverosia lo scorso anno per qualche tempo ho lavorato occasionalmente in un locale per adulti. Non ho mai presentato dichiarazione dato che il compenso totale era di poco superiore ai 3000 euro. Non sapevo però che potesse incidere sullo status di figlio a carico.

      In buona sostanza mio padre è venuto a sapere che ho ricevuto un tot. di compensi dalla società X ed è risalito al locale in questione.
      Chiaramente non è una roba dell'altro mondo ma 1) ho il sacrosanto diritto di tutelare la mia privacy in particolare se concerne una questione potenzialmente scabrosa come questa; 2) pur essendo in torto (anche se a mia insaputa ma questo è un mio problema ahimé) chi di dovere può avere il potere di andare a svelare nel dettaglio chi, quanto e per quanto tempo mi ha retribuito? non potrebbero limitarsi a segnalare il compenso senza andare nello specifico?

      In tutto ciò essendo stato danneggiato, posso procedere a denuncia?

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      L
      lysandro
    • 2 questioni: nomina avvocato e DPCM coronavirus

      Ho due domande e spero qualcuno possa chiarirmi le idee

      1. Dal momento dell'elezione di domicilio in seguito a denuncia fino all'eventuale archiviazione, l'avvocato può pretendere una parcella pur non avendo fatto nulla?

      2. Ho letto il DPCM di marzo e quello di settimana scorsa riguardo ai divieti di uscire ecc. ma non sono riuscito a trovare ciò che cercavo. Ossia qual è l'articolo del decreto che parla di divieto di uscire di casa (non mi riferisco a spostamenti tra comuni)? C'è un articolo che menziona l'attività fisica?

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      L
      lysandro
    • Recesso del singolo in un contratto cointestato

      Il contratto è un 4+4 a canone libero (art. 2 comma 1 legge 431/98) ed è al termine del primo quadriennio.
      Specifica i nomi degli intestatari con la locuzione "di seguito denominati conduttori" (da sottolineare il plurale).

      Cito: "I conduttori firmatari del presente atto hanno facoltà di recedere per giustificati motivi, comunque non prima del 30 settembre di ogni annualità successiva e con preavviso di almeno sei mesi da inviarsi tramite lettera raccomandata.
      Ciascuno dei conduttori potrà recedere anticipatamente trovando una persona che subentri alle condizioni di cui al presente contratto; tale impegno sarà da formalizzare per iscritto ecc. ....
      In ogni caso i conduttori che rimarranno saranno tenuti in solido nei confronti della parte proprietaria al pagamento dell'intero canone pattuito".

      Nella mia situazione tre dei cinque conduttori hanno presentato nei tempi previsti la disdetta dal contratto. Il proprietario sostiene che il recesso anche del singolo e a maggior ragione della maggioranza, determini la conclusione del contratto per tutti i conduttori anche se le rispettive raccomandate sono state sottoscritte esclusivamente dal rispettivo conduttore.
      Mi preme sapere se ciò sia legittimo in quanto l'intenzione del proprietario è di sfruttare la situazione per imporre una scelta: o si stipula un nuovo contratto con un canone maggiorato o ci sbatte fuori di casa.

      A me sembra strano che anche un singolo conduttore possa di punto in bianco (e in teoria anche senza avvisare i cointestatari, che per assurdo potrebbero esserne informati e sbattuti fuori d'emblee anche l'ultimo giorno) far sì che il contratto si sciolga di sua iniziativa e forse la dicitura conduttori anzichè conduttore, che potrebbe implicare una pluralità di parti pur essendo obbligati in solido, potrebbe darmi ragione.

      Alle mie rimostranze è stato risposto che se volesse potrebbe anche far firmare un contratto separato per i nuovi inquilini, lasciandomi in capo l'intera pigione del contratto "collettivo" attuale, e la cosa mi pare campata in aria visto che il contratto non specifica la divisione delle porzioni dell'immobile e non credo che ad un contratto di locazione per la totalità dell'immobile si possa affiancare uno o più contratti paralleli.

      Spero possiate darmi una mano.

      Vi ringrazio in anticipo dell'aiuto

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      L
      lysandro