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    • Tecnico informatico e codici ATECO: dubbio

      Buongiorno a tutti,

      avrei bisogno di chiedervi un paio di chiarimenti.
      Sono un tecnico informatico con P.IVA, appartenente al regime dei minimi ed inquadrato come ditta individuale, con relativa iscrizione alla CCIAA.
      I codici ATECO che mi sono stati attribuiti sono i seguenti:

      • 95.11.0 - RIPARAZIONE E MANUTENZIONE DI COMPUTER E PERIFERICHE;
      • 62.09.0 - ALTRE ATTIVITA' DI SERVIZI CONNESSI ALLE TECNOLOGIE DELL'INFORMATICA.

      Ciò che volevo chiedere è:

      1. Attualmente sono iscritto alla gestione INPS artigiani. Eventualmente, se io volessi far aggiungere alle mie attività anche quella di consulente informatico (62.02.0 - CONSULENZA NEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE DELL'INFORMATICA), sono costretto all'iscrizione alla gestione separata INPS, oltre che a quella degli artigiani? Cosa cambierebbe in questo caso per quanto concerne la situazione contributiva?

      2. Per poter effettuare anche corsi d'informatica, che codice/i ATECO dovrei utilizzare? Anche qui, richiederebbe l'iscrizione alla gestione separata?

      Grazie mille in anticipo a tutti. 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
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      locchiali
    • RE: Regime dei minimi ed IVA: delucidazioni

      Ciao Franko,

      si si, ho capito perfettamente cosa vuoi dire.
      Beh, in quello specifico caso è tutta un'altra cosa, anche perché dovrebbe succedere, ad esempio, nella sostituzione di una parte guasta.
      Quindi, in questo caso, prendendo il tuo esempio del pinguino, se dovessi rivenderlo, ad esempio, con una piccola percentuale di ricarico, dovrei far pagare al cliente il costo IVA esclusa del prodotto, per poi applicare la percentuale di ricarico (costo finale al cliente: 1000 Euro + ricarico, non 1210 + ricarico)?

      Grazie ancora.

      postato in Consulenza Fiscale
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      locchiali
    • Regime dei minimi ed IVA: delucidazioni

      Buongiorno a tutti,

      avrei una questione da proporvi.
      Possiedo partita IVA dallo scorso febbraio, come tecnico informatico, e sono inquadrato come ditta individuale, appartenente al regime dei minimi.
      Tale regime prevede, tra le varie agevolazioni, la non applicazione dell'IVA nelle fatture e nelle ricevute emesse.
      E fin qui tutto chiaro.
      Alcuni utenti sul web, nei vari forum, sempre inquadrati nel regime dei minimi, lamentavano il fatto che alcuni loro clienti avrebbero fatto "storie" per l'assenza dell' IVA nella fattura emessa, dato che avrebbero avuto l'impossibilità di scaricarla.
      Però vorrei capire una cosa: se io l'IVA in fattura non la faccio pagare, cosa dovrebbero scaricare? A che scopo le loro lamentele?
      Perché dovrebbero scaricare un'importo non pagato? E' questo che non capisco.....
      Personalmente non mi è ancora capitato, dato che ho aperto l'attività da pochissimo, ma volevo gentilmente sapere se a qualcuno di voi é successo un caso simile, dato che, tale "incomprensione", a mio parere, penalizzerebbe sotto un certo punto di vista il regime agevolato....

      Grazie in anticipo a chi risponderà...:)
      Saluti.

      postato in Consulenza Fiscale
      L
      locchiali
    • Apertura Partita IVA come tecnico informatico

      Buongiorno a tutti,

      colgo l'occasione per fare un saluto generale, dato che è la prima volta in questo forum.
      Ho 28 anni e sono laureato in Informatica (laurea triennale nuovo ordinamento), e, a partire dal 2013, avrei intenzione di aprire partita Iva per svolgere in autonomia l'attività di tecnico informatico.
      L'idea sarebbe quella di fornire assistenza e consulenza informatica a privati, professionisti ed aziende (assistenza hardware/software, attività di consulenza, gestione e manutenzione reti informatiche ed eventuale formazione qualora ne fosse necessario).
      Il mese scorso mi sono rivolto a due commercialisti diversi, per chiedere informazioni sull'apertura della partita IVA e sui relativi costi di gestione, e la risposta, da entrambi, in sintesi, è stata la seguente: "Se lei ha intenzione di aprire partita IVA come tecnico informatico, dovremmo effettuare l'iscrizione come artigiano. L'inquadramento come libero professionista è da valutare, dato che avrebbe costi maggiori, e poi con tale inquadramento potrebbe effettuare soltanto consulenza, non assistenza e/o riparazione di apparecchiature".
      Questa risposta mi ha lasciato un po' perplesso, dato che, navigando sul web, molti ribadiscono che l'informatico difficilmente è un artigiano, ma un professionista...
      C'è qualcuno che riuscirebbe a darmi maggiori delucidazioni in merito?
      Anticipo che la mia attività non prevederebbe commercio di materiale informatico, al massimo acquisto da terzi di pezzi di ricambio, da installare eventualmente presso il futuro cliente.

      Grazie in anticipo.
      Cordialmente.

      postato in Consulenza Fiscale
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      locchiali