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    • RE: Web Agency sotto forma di Associazione culturale. Si può fare?

      @LucaDM said:

      Come da titolo, volevo sapere se è possibile aprire una web agency sotto forma di Associazione culturale o di Promozione sociale.
      Ne sapete qualcosa?

      Buongiorno.
      Mi spiace ma non è possibile, in quanto si tratta di soggetto tipicamente commerciale e non soggetto NON PROFIT.
      A tal proposito Le consiglio la consultazione della guida "Non profit come posso guadagnare" facilmente reperibile sul web.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

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      D
      dittaprile
    • RE: Apertura Palestra Catania

      Posso fornirLe tutti i chiarimenti che desidera. Se ha s k y p e può cercare studiomovida, oppure su fa cebook può cercare equipe movida

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: Apertura Palestra Catania

      Buongiorno.
      Gli incassi della vendita sono attività commerciale intanto. Successivamente alla vendita la ASD si troverà con delle risorse che dovrà utilizzare per pagare eventuali debiti, ecc.... Nel caso in cui restino ancora risorse, in fase di estinzione bisogna sentire un Organismo di Controllo che definisca a chi devolvere il patrimonio restante. Sicuramente non andrà diviso tra i soci...I migliori saluti, Gabriele Aprile

      @maryspot said:

      Buonasera io ho un caso quasi identico a quello di questa persona.
      Il mio dubbio essendovi una A.s.d. che chiude io acquisto tutte le attrezzature e costituisco una S.r.l. sportiva, molto probabilmente i ricavi della vendita delle attrezzature non verranno devoluti per fini istituzionali. Il CSEN a cui è stata affiliata l'ASD fin ora, può vantare qualche tipo di diritto sulle attrezzature?

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: associazione di asd

      Buongiorno.
      Ha mai sentito parlare di Srl sportiva Dilettantistica? A mio avviso potrebbe essere un'ottima soluzione, anche perchè è un Ente che deve iscriversi al registro CONI.
      Se ha piacere possiamo sentirci telefonicamente o via skype.
      Le regole del forum non permettono di lasciare recapiti, pertanto Vi invito a scrivermi privatamente o cercare Gabriele Aprile Tutto Non Profit sul web in modo da reperire i miei riferimenti.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

      @francocino said:

      Salve a tutti !Sono appena registrato nel forum,accetto rilievi se manco in qualcosa il mio problema: sono presidente di una asd e con altre asd abbiamo creato un consorzio di asd per la gestione di un impianto sportivo comunale in concessione.a seguito di controllo il coni ha sospeso la nostra iscrizione al registro poiche la forma di consorzio non e' prevista dalla legge per essere considerata asd.dovremo pertato creare una asd partecipata ch contemplera anche la gestione di impianti sportivi fra tutte le asd interessate alla gestione dell'impianto.sino a questo punto tutto ok.
      le mie perplessita nella gestione dell' asd partecipata sono le seguenti:poiche i soci pagheranno delle quote di utilizzo x il campo proporzionate all'uso e le quote saranno in proporzione al bilancio annuale ;agli eventuali utilizzatori esterni saranno concessi eventuali orari non utilizzati dai soci. le uscite dell'impianto saranno:canone campo,enel,consumo acqua,materiale vario di manutenzione e pulizia.verranno incaricate dei volontari che provvederanno alle pulizie e alla guardiania del campo.domande:
      come vanno considerate le quote versate ai soci in proporzione all'utilizzo?le eventuali quote degli esterni posso considerarle liberalita oppure come quote derivanti da attivita commerciale(le quote esterni sono max 5/6000 euro annue).devo pertanto fare ilmod. eas e il 770?le quote che diamo come rimborso a chi si occupa della pulizia e guardiania (sotto 1 7500,00 euro) possono ssere considerate come prestazioni dilettantistiche?queste persone che svolgono queste mansioni vanno tesserati alla asd?eventuali interventi occasionali di prestazione da parte di esterni se non possono essere faturati,vano retribuiti con itenuta di accontoo vocher inps o che altr e in chemodo?eril momento quese sono le mie probematiche iniziali.grazie e saluti a tutti.

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: Aprire un'Asd o una Partita Iva?

      Buongiorno Stefania.
      Mi permetto solo di evidenziare che lo yoga al momento non è sport, pertanto costituire una ASD per la pratica dello yoga (anche se in Italia so che viene fatto da molti...) non la ritengo la scelta più opportuna...In qualsiasi caso, se sarà l'unica persona a percepire compensi, motivo in più per pensare di aprire partita IVA, magari regime dei minimi...
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

      @Lunabee said:

      Buonasera,

      sono Stefania e da gennaio inizierò ad insegnare yoga in uno spazio in affitto. Visto che vorrei fare alcune ore settimanali mi chiedevo:

      • Se aprire un'Asd oppure aprire una Partita Iva essendo l'unica istruttrice
        -Se aprendo un'Asd per percepire un compenso per la mia attività di istruttrice non potrei essere presidente della stessa
        -Se potrebbe essere meglio iniziare a emettere semplici ricevute in ritenuta d'acconto per vedere come va ed eventualmente passare alla partita Iva in seguito

      Grazie mille!

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: Apertura associazione no profit

      Buongiorno.
      Gli incassi, senza aver registrato gli atti e senza aver inviato un EAS sono soggetti a tassazione come una normale attività commerciale.
      Consiglio pertanto la registrazione, magari dopo aver leggo "Guida al non profit: come creare e gestire un'Associazione" che potete trovare sui diversi motori di ricerca.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

      @Jigen91 said:

      Salve a tutti ragazzi vorrei chiedere una cosa,io e altre persone stiamo valutando l'ipotesi di aprire un'associazione no-profit quindi senza scopo di lucro. Ecco abbiamo visto che bisogna essere tutti d'accordo e firmare uno statuto e poi avere un registro contabile e registrare l'atto. Però siccome è una semplice associazione che non ha grandi pretese (faremmo pagare solo un semplice tesseramento annuale a chi vuole diventare socio così può partecipare a eventi riunioni ecc. ecc. senza intascare nient'altro) abbiamo pensato che forse non ci conviene registrare l'atto e risparmiare quelle 180 euro che servono per registrarlo. Ma se non lo registriamo che svantaggi avremmo? Potremmo far pagare il tesseramento ugualmente ed essere in regola? Può funzionare lo stesso questo tipo di associazione no profit?
      Che problemi porterebbe non registrarlo l'atto?
      Vi dico non siamo molto interessati a benefici o sgravi fiscali perchè in pratica l'associazione funge solo per organizzare incontri tra professionisti di un determinato settore e promuovere eventuali giornate per stare insieme discutere dei vari argomenti inerenti ai temi prefissati ecc. ecc.

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: Associazione No Profit e fisco

      Buongiorno.
      In realtà ci sono risoluzioni e sentenze che invece distinguono proprio questa parte quantitativa da quella qualitativa.
      In qualsiasi caso è corretto quanto sostiene Lei, cioè che in sede di eventuale controllo l'accertatore possa sostenere che possa andare bene o meno...il mio consiglio è comunque di documentare tutto con più verbali (di c.d. e assemblea soci), al fine di dimostrare come vengono utilizzati questi denari.

      A tal proposito, mi permetto di consigliarVi la consultazione di alcune guide, nello specifico "guida al non profit: come creare e gestire
      un'associazione" e "verifiche fiscali agli enti non profit". Le guide potete trovare, insieme ad altre

      sull?argomento, su sito movidastudio punto it nella sezione edizioni

      **Dott. GABRIELE APRILE
      **

      @barto979 said:

      La ringrazio molto della sua risposta dittaprile,

      le entrate da attività commerciale della nostra associazione DEVONO essere utilizzate per portare avanti le attività istituzionali. Mi spiego meglio se facciamo attività commerciale tutto il ricavato deve essere messo da parte per poi far fiorire progetti culturali che interessano i soci, realizzazione di manifestazioni, seminari e quant'altro.

      Il dubbio mio è che non essendo esplicitato dalla legge l'argomento che lei sostiene e cioè che anche nel caso in cui le entrate commerciali siano superiori all'entrate istituzionali basti dimostrare che le stesse sono indispensabili alle attività istituzionali, la cosa venga lasciata alla "sensazione" di chi eventualmente effettua il controllo. O mi sbaglio?

      Poniamo un esempio:

      20 soci con quota annuale associativa di 10? = entrata istituzionale di 200?
      Attività commerciale di vendita oggetti a una manifestazione = 2000?

      Togliendo tasse e iva al 10% il ricavato della vendita commerciale che ho mi servirà per creare / promuovere un nuovo progetto culturale, documentato e realizzato nella carta. Nel caso in cui venga un controllo come viene presa l'evidenza?

      Grazie ancora del prezioso aiuto

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: Associazione No Profit e fisco

      Buona sera.
      Le altre entrate "istituzionali" (che Lei chiama "sociali") sono:

      • quote sociali;
      • quote per partecipare alle attività dell'Associazione (corsi);
      • contributi liberali/donazioni.

      Per quanto riguarda le attività commerciali, è vero che c'è un indicazione quantitativa (250.000 euro/anno di attività commerciale o comunque non superiore a quella istituzionale), ma è anche vero che bisogna tenere conto anche dell'aspetto qualitativo. In sede di eventuale accertamento dovrete essere in grado di dimostrare quindi che le entrate commerciali, anche se quantitativamente superiori, sono indispensabili per portare avanti le attività istituzionali.
      A disposizione per qualsiasi chiarimento.
      I migliori saluti
      Gabriele Aprile

      Consulente enti non profit

      @barto979 said:

      Buon giorno a tutti,

      sono Vicepresidente di un associazione no profit che opera nella cultura. Da un pò di tempo a questa parte il C.D. sta pensando all'apertura di P.IVA per poter effettuare vendite di oggetti durante le manifestazioni culturali.

      Sò che la legge 389/91 è chiara in materia, se le entrate commerciali sono superiori alle entrate "sociali" le agevolazioni fiscali per le associazioni cessano di esistere e si diventa (praticamente) una società.

      Ora mi chiedo, come fanno tutte quelle associazioni pro loco che organizzano la festa della pagnotta o della birra e vendono tali beni? Sono tutte società commerciali? Oppure per la vendita occasionale ci sono regole diverse?

      Quali sono le entrate intese come "sociali" oltre alla retta sociale che ogni socio versa annualmente?

      Vi ringrazio della vostra attenzione.

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: Contabilità dei comitati no profit

      Buona sera.
      Per costituire un'Associazione occorre predisporre un atto costitutivo e uno statuto (a norma con il D. Lgs. 460/97 e successive integrazioni ...). Occorre una sede e una denominazione. Occorrono i dati personali di almeno 2/3 soci fondatori (nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza e Codice Fiscale), una prima attribuzione di cariche (Presidente, Vice e Segretario, eventuali Consiglieri) e una Vostra elencazione di scopi (che si potranno così formalizzare nell'oggetto sociale, conforme alle richieste normative e su misura per le attività che intenderete proporre).

      Potrete optare per un atto privato da registrare all'Agenzia delle Entrate (con una riduzione dei costi, ossia 168 euro di tassa di registrazione + 3,72 di diritti di segreteria + una marca da bollo da 14,62 ogni 4 pagine degli atti) senza necessità di ricorrere obbligatoriamente al notaio. Il costo pertanto si aggira intorno ai 250 euro.

      Successivamente occorrerà (entro 60 giorni) comunque "accreditare" (inviando il modello EAS all'Agenzia Entrate) l'associazione (secondo l'art. 30 del D.L. 185/2008, in cui in sostanza si stabilisce che i benefici fiscali connessi alla detassazione delle prestazioni effettuate a favore
      degli associati sono legati a tale prerequisito).

      La registrazione comporta la nascita dell'Associazione, pertanto scattano gli adempimenti gestionali tipici di una Associazione (verbali consiglio direttivo, verbali assemblea sociale, tenuta prima nota, approvazione domande di ammissione a socio, ecc...). Le consiglio la consultazione della "guida al non profit: come creare e gestire un'associazione" che può trovare su qualsiasi motore di ricerca.

      Resto a disposizione per qualsiasi approfondimento.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

      @cassandra83 said:

      Buongiorno,
      vorrei sapere quali adempimenti contabili comporta l'istituzione di un comitato per l'organizzazione di feste paesane.
      Per poter accedere ad un finanziamento regionale è richiesta: costituzione mediante atto scritto anche non pubblico, purché registrato ed indicante gli scopi e gli organi responsabili.
      Dal punto di vista fiscale, la registrazione cosa comporta?
      Vi ringrazio anticipatamente

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: Consulenza per Associazione Sportiva Dilettantistica

      Direi molto meglio! I migliori saluti! Gabriele Aprile

      @Georghe84 said:

      Quindi nemmeno semplice consigliere, lasciando ad altri le altre cariche (presidente, vice, segretario e tesoriere)?

      postato in Consulenza Fiscale
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      dittaprile
    • RE: Consulenza per Associazione Sportiva Dilettantistica

      Considerata la nostra esperienza e gli innumerevoli verbali di accertamento solo su associazioni che abbiamo analizzato e studiato, l'unico consiglio che posso darLe è quello di non ricoprire alcuna carica nel consiglio direttivo. I migliori saluti, Gabriele Aprile

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: Consulenza per Associazione Sportiva Dilettantistica

      Qui non è un discorso legato alla possibilità o no di farlo, ma un discorso di opportunità. Secondo Lei, in fase di eventuale accertamento, una situazione in cui il presidente si firma il contratto da dipendente non è inquadrabile come una ditta individuale camuffata da Associazione ed una divisione diretta di utile?

      @Georghe84 said:

      [...]

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: Consulenza per Associazione Sportiva Dilettantistica

      Buongiorno.
      Riprendo la Vostra domanda e rispondo per punti in grassetto.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile
      Consulente enti non profit

      @Georghe84 said:

      Salve a tutti, spero di poter trovare risposta ai tanti quesiti che ci "turbano".
      SITUAZIONE. Abbiamo costituito ad inizio luglio una ASD (disciplina calcio/calcio a 5). Per il primo anno di attività (che sta partendo) saremo attivi solo con la prima squadra (non con scuola calcio). Inoltre stiamo trattando coi proprietari di un campo di calcio a 5 per ottenerne la gestione: ad occuparsi in prima persona della gestione di detto impianto sarà il presidente della ASD, che quindi svolgerà attività lavorativa a tempo pieno, coadiuvato da alcuni collaboratori part-time.
      Ciò detto, ecco i quesiti.

      1. STATUTO. Siccome ci siamo resi conto che lo Statuto originario (già registrato) non garantiva piena democraticità (nello specifico due tipologie di soci non erano eleggibili alle cariche del Consiglio direttivo), stiamo provvedendo alla modifica. SE DESIDERA POSSO PRENDERE VISIONE SENZA IMPEGNO DELLA NUOVA BOZZA DI STATUTO AL FINE DI INDICARVI LA CORRETTEZZA O MENO DELLA STESSA Le eventuali quote associative incassate prima della registrazione dello Statuto modificato sono escluse dai benefici fiscali previsti dalla legge per le ASD o non c'è problema in merito? NON C'E' PROBLEMA IN MERITO. SI POSSONO CONSIDERARE QUALI "CONTRIBUTI LIBERALI", DETASSATI PER LEGGE. SE INVECE L'INTENZIONE E' DI RIPRENDERE QUESTI IMPORTI "ANTICIPATI", ALLORA E' OPPORTUNO VERSARLI A TITOLO DI "PRESTITO INFRUTTIFERO" E QUANDO L'ASSOCIAZIONE AVRA' LE RISORSE POTRA' EFFETTUARE UN RIMBORSO PARZIALE O TOTALE.
      2. REMUNERAZIONE LAVORO SVOLTO. Fermo restando che le cariche del Consiglio direttivo sono gratuite e non danno diritto a nessuna remunerazione, l'ASD è comunque libera di conferire stipendi e rimborsi a chi presta effettiva attività lavorativa sia come istruttore sia come gestore degli impianti? CORRETTO Se per gli istruttori tali somme vanno a costituire "altri introiti", abbiamo difficoltà a configurare la tipologia di lavoro per la gestione dell'impianto. A) Trattandosi dello stesso presidente che svolgerà in prima persona tali mansioni, come fa ad essere contemporaneamente datore di lavoro e dipendente? LA SUA POSIZIONE IN QUESTO MODO E' IN PALESE CONFLITTO D'INTERESSE, PERTANTO E' OPPORTUNO CHE LA CARICA DI PRESIDENTE VENGA RIVESTITA DA UN'ALTRA PERSONA B) Che tipo di contratto bisogna predisporre? NEL CASO IN CUI IL COLLABORATORE SIA STUDENTE, PENSIONATO O ABBIA UN ALTRO REDDITO DI LAVORO, SI PUO' PENSARE ALLA 342/2000 (FINO A 7500 EURO/ANNO IN COMPLETA ESENZIONE), ALTRIMENTI DOVETE UTILIZZARE I NORMALI CONTRATI DI LAVORO (SUBORDINATO, A PROGETTO, COLLABORAZIONE OCCASIONALE, ECC...) C) La nostra idea sarebbe quella di dare un fisso mensile (relativo all'attività gestionale-amministrativa-organizzativa) più un gettone di presenza (relativa alle ore di custodia). CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO D) Riteniamo che tale attività non si opponga al divieto di legge per le ASD di distribuire utili (anche in modo indiretto), poiché non si tratta di un compenso per le cariche nel Consiglio direttivo, ma per il lavoro gestionale effettivamente svolto nella gestione dell'impianto. CORRETTO, MA BISOGNA INQUADRARE LA TIPOLOGIA DI CONTRATTO OPPORTUNA
      3. AFFITTO ORARIO. Ci risulta che le ASD, così come alcuni Enti (come le Parrocchie), quando affittano ad ore i "loro" impianti sportivi non debbano rilasciare scontrini o ricevute fiscali. Questo perché l'IVA si calcola in maniera forfettaria in qualche altro modo o perché non è proprio dovuta? L'IVA E' DOVUTA. E' VERO CHE NON VI E' L'OBBLIGO DI EMETTERE FATTURA, MA LA PARTITA IVA CI DEVE ESSERE E L'IVA DEVE ESSERE VERSATA Mi riferisco sia al caso che l'impianto venga usato da soli soci, sia al caso che sia aperto a tutti. Inoltre, se nella segreteria si tiene un frigo e si somministrano bevande (o snack pronti), ugualmente l'IVA non è dovuta? L'IVA E' DOVUTA COMUNQUE

      [* * * *]

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    • RE: Associazione di promozione sociale e casa editrice

      Se avete necessità resto a disposizione.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

      @nogh said:

      il problema è che l'ente non profit è già esistente 🙂
      ad ogni modo provvederemo rivolgendoci ad un buon commercialista, anche perchè c'è tutta la faccenda dell'iva al 4% con i resi e quant'altro.
      grazie ancora!

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      dittaprile
    • RE: Associazione di promozione sociale e casa editrice

      Dovrebbe aprire partita IVA e gestire tutte le vendite (comprese quelle nei confronti dei soci) come attività commerciale. Se però vendere libri e firmare contratti di vendita è l'attività principale, Vi sconsiglio vivamente la via dell'Ente non profit.
      Gabriele Aprile

      @nogh said:

      innanzitutto grazie per la risposta, sei stato veramente gentile!
      se invece l'associazione vendesse più copie ai 'non iscritti' cosa dovrebbe fare? quali sarebbero gli adempimenti? potrebbe siglare un contratto di conto vendita con le librerie o vendere tramite e-commerce gli ebook oppure sarebbe non legale?

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      D
      dittaprile
    • RE: Associazione di promozione sociale e casa editrice

      Diciamo che vista in questo modo allora è una cosa diversa. E' possibile come Associazione realizzare pubblicazioni e cederle a soci e soggetti terzi. Secondo l'art. 148 del tuir, se il 50%+1 delle pubblicazioni viene ceduto (venduto o regalato) a soci, la restante parte viene considerata attività istituzionale (pertanto detassata). Diversamente, si tratta di attività commerciale, possibile, ma sussidiaria a quella istituzionale.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

      @nogh said:

      innanzitutto grazie mille per la risposta!
      Noi vorremmo scrivere pubblicazione e diffonderle, ma non necessariamente costituirci come casa editrice. Vorremmo pubblicare testi e venderli anche a terzi per permetterci di avere maggiori fondi per la normale attività istituzionali.

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      dittaprile
    • RE: Associazione di promozione sociale e casa editrice

      Buona sera,
      non potete diventare casa editrice, in quanto le case editrici sono enti tipicamente commerciali. Potete altresì scrivere pubblicazioni e diffonderle a soci ed eventualmente (in via secondaria e sussidiaria) a terzi, ma non potete costituirVi come casa editrice.
      Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

      @nogh said:

      Salve, vi scrivo per chiedervi alcune informazioni.
      Una associazione di promozione sociale può diventare una casa editrice? L'associazione è dotata di CF rilasciato dall'Ade. Premetto che la pubblicazione di testi rientrerebbe tra le attività previste dallo Statuto e che la vendita degli stessi avverrebbe anche a terzi attraverso librerie e/o e-book essendo questi muniti del codice ISBN. I ricavi dell'attività editoriale andrebbero interamente a sostenere l'attività della associazione stessa.
      Dobbiamo munirci di P. Iva oppure baste il nostro CF? Qauli sono gli obblighi cui andiamo incontro? E come bisognerebe procedere per la gestione? Quale regime d'Iva saremmo soggetti?
      Insomma, chi sa e può, ci aiuti 🙂
      Grazie a tutti

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: costituzione di un'associazione

      Buongiorno,
      per costituire un'Associazione occorre predisporre un atto costitutivo e uno statuto (a norma con il D. Lgs. 460/97 e successive integrazioni ...). Occorre una sede e una denominazione. Occorrono i dati personali di almeno 2/3 soci fondatori (nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza e
      Codice Fiscale), una prima attribuzione di cariche (Presidente, Vice e Segretario, eventuali Consiglieri) e una Vostra elencazione di scopi (che si potranno così formalizzare nell'oggetto sociale, conforme alle richieste normative e su misura per le attività che intenderete proporre). Potrete optare per un atto privato da registrare all'Agenzia delle Entrate (con una riduzione dei costi, ossia 168 euro di tassa di registrazione + 3,72 di diritti di segreteria + una marca da bollo da 14,62 ogni 4 pagine degli atti) senza necessità di ricorrere obbligatoriamente al notaio. Il costo pertanto si aggira intorno ai 250 euro.

      Successivamente occorrerà (entro 60 giorni) comunque "accreditare" (inviando il modello EAS all'Agenzia Entrate) l'associazione (secondo l'art. 30 del D.L. 185/2008, in cui in sostanza si stabilisce che i benefici fiscali connessi alla detassazione delle prestazioni effettuate a favore
      degli associati sono legati a tale prerequisito).

      Se desiderate costituire il tutto in autonomia, vi consiglio la consultazione della guida intitolata "Guida al non profit: come creare e gestire un'Associazione" che può trovare su un qualsiasi motore di ricerca.

      Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore confronto.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile

      @maria teresa Grosso said:

      buona sera, abito in una piccola borgata in provincia di Torino, vorremmo formare un'associazione con lo scopo di promuovere la nostra borgata, ho letto un sacco di cose ma ho le idee un po' confuse; qualcuno mi puoi dare una mano? grazie in anticipo

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dittaprile
    • RE: società sportive, pubblicità, sponsorizzazioni

      Buona sera,
      direi che è sufficiente un contratto tra le parti in cui viene indicato l'importo della sponsorizzazione e cosa farà l'ASD in cambio della sponsorizzazione.
      Successivamente l'ASD dovrà fare una fattura con IVA al 21% e, se utilizza il regime 398/1991, dovrà versare nei termini il 90% dell'IVA incassata.

      A disposizione per qualsiasi chiarimento.
      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile
      Gruppo di studio Movida

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      dittaprile
    • RE: info fondazione associazione

      @aki76 said:

      Buongiorno a tutti!
      Mia moglie vorrebbe fondare un'associazione, unico modo per riuscire ad accedere ad un progetto inerente la sanità locale. Detta così è un po' strana, ma diciamo che le ASL appoggiano progetti se proposti da associazioni.

      L'associazione in questione fornirà servizi e dovrà erogare compensi ad associati (che sono professionisti) che saranno gli esecutori delle prestazioni.

      So che per fondare un'associazione basta un atto privato, mi chiedevo se si deve procedere come se fosse una normalissima associazione oppure - visto che c'è il discorso dei compensi da erogare - dovrà avere una forma particolare.

      Grazie a chi mi sarà d'aiuto! 🙂
      Aki76

      Buona sera,
      è sufficiente una normale Associazione registrata con scrittura privata. E' normale che un'Associazione eroghi compensi e/o rimborsi spese ai collaboratori.

      I migliori saluti,
      Gabriele Aprile
      Gruppo di studio Movida

      postato in Consulenza Fiscale
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      dittaprile