Salve a tutti

Ho cercato nel forum ma non ho trovato un thread che trattasse questo argomento e quindi propongo un quesito, sperando che altri utenti possano esserne interessati.

Dovendo chiudere partita IVA (come professionista e non come impresa) tra pochi mesi, ho il problema relativo ai cespiti ammortizzabili della mia attività che non sono stati ammortizzati completamente (autovettura al 50%, arredi ufficio e strumenti informatici hardware e software).

Prima della cessazione dell'attività ho l'obbligo di autofatturazione dei beni strumentali?
L'imponibile IVA deve coincidere con il valore residuo dei beni o può essere inferiore se il bene si è oggettivamente svalutato (le attrezzature informatiche ormai valgono pochissimo)?
L'imponibile IVA costituisce per me reddito tassabile dell'esercizio?
Come mi devo comportare con la ritenuta d'acconto, essendo professionista e non impresa? La devo applicare a me stessa o non va applicata sull'autofattura?

Grazie mille in anticipo per l'aiuto e complimenti per il forum!!! E' utilissimo!

Grazie mille, sei stato gentilissimo!

Quando si presenterà la situazione verificherò la possibilità di tenere aperta la P.IVA per incassare i relativi compensi.

Mi rimane un dilemma: se l'ente mi imponesse la chiusura immediata all'atto dell'assunzione potrei comunque ricevere i relativi pagamenti posteriormente? E come dovrei contabilizzarli?

Salve, avrei bisogno di un consiglio "esperto". Ho partita IVA dal 2002 e lavoro prevalentemente come consulente / collaboratrice esterna per conto di enti pubblici e para-pubblici nell'ambito dei finanziamenti comunitari.

Recentemente ho sostenuto un concorso pubblico che ho superato, ma non si sa quando verrà pubblicata la graduatoria ufficiale, come succede per tutti i concorsi potrebbero trascorrere diversi mesi dall'immissione in servizio dei vincitori, oppure ciò potrebbe avvenire in tempi brevi.

Ovviamente nel frattempo non posso stare con le mani in mano in attesa della fatidica chiamata (devo pur mantenermi!) e quindi ho accettato incarichi di consulenza e docenza per questi mesi.
Quando verrò chiamata presso l'ente pubblico, presumo che dovrò chiudere Partita IVA subito o entro un tempo ragionevole.

Che cosa succede se uno o più enti a cui ho prestato servizi di consulenza non mi hanno ancora saldato le relative fatture? Non trattandosi di clienti privati ma di soggetti che ragionano con una logica para-pubblica, non potrò sollecitare loro il pagamento.
Questi enti, come ben risaputo, pagano con tempi e logiche proprie e diverse dall'azienda privata, spesso subordinatamente alla ricezione delle relative somme da parte dell'UE.

Cosa succede se chiudo P.IVA prima della ricossione delle fatture? Che fine fa l'IVA?

Grazie anticipatamente