Navigazione

    Privacy - Termini e condizioni
    © 2020 Search On Media Group S.r.l.
    • Registrati
    • Accedi
    • CATEGORIES
    • Discussioni
    • Non letti
    • Recenti
    • Hashtags
    • Popolare
    • Utenti
    • Stream
    • Interest
    • Categories
    1. Home
    2. crashoverright
    3. Post
    C

    crashoverright

    @crashoverright

    • Profilo
    • Chi segue 0
    • Da chi è seguito 0
    • Discussioni 6
    • Post 16
    • Migliore 0
    • Gruppi 0
    Iscrizione Ultimo Accesso
    Località Pisa Età 36
    0
    Reputazione
    16
    Post
    0
    Visite al profilo
    0
    Da chi è seguito
    0
    Chi segue
    User

    Post creati da crashoverright

    • RE: Domini simili

      La signora blogger, come del resto le mie sorelle, hanno collegato il sito web ai vari social network (Twitter, Fb) e quindi replicano anche su appositi account quanto di pubblicato sul sito in modo da velocizzare e aumentare la diffusione dei loro post o articoli che dir si voglia. Bene, la blogger in questione ad esempio su facebook ha bloccato l'account delle mie sorelle non dandogli la possibilità di visitare la sua pagina e/o di commentare. Questo gesto è avvenuto subito dopo essere stata contattata da loro per alcuni chiarimenti riguardo al dominio simile e ai disagi di comunicazione.

      Cosa ne pensi?

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • Domini simili

      Buonasera a tutti,

      vorrei esporre un piccolo problema a cui non sono sicuro di essere giunto alla soluzione corretta. Le mie due sorelle sono amministratrici di un sito web con un dominio registrato a nome di una delle due e tratta principalmente di Make up e cosmesi. Attraverso questo sito web (su cui pubblicano recensioni, pareri, critiche e quant'altro riguardi i prodotti sul commercio e le manifestazioni a tema) hanno instaurato dei rapporti commerciali con imprese del settore (si pensi a Pupa, Deborah etc) che forniscono in anteprima i loro prodotti per essere recensiti o forniscono inviti privati e/o pass per le manifestazioni e conferenze che le riguardano: insomma per farla breve hanno anche un tornaconto economico viste anche le pubblicità, GoogleadSense etc.

      Il problema si focalizza sul fatto che un'altra blogger ha mutato il suo spazio su blogspot in un sito web ed ha acquistato un dominio totalmente simile o meglio è differente per una sola preposizione. Ad esempio

      • consulenzadiavvocati (quello delle mie sorelle)
      • consulenzaavvocati (quello simile della blogger)

      questa somiglianza ha provocato non pochi problemi anche in ambito commerciale. Spesso è accaduto che P.R. di aziende, utenti, etc distrattamente abbiano scritto all'altra blogger nella dimenticanza di una preposizione o perchè lo stesso motore di ricerca scrivendo la prima parola del dominio suggerisce il sito dell'altra blogger in autocompilazione. Loro sono venute a sapere di questi frequenti errori solo poco tempo fa e la stessa blogger ha confermato di ricevere spesso posta e/o informazioni da partner commerciali non destinate direttamente a loro ed invece di segnalare l'errore ha spesso approfittato del contenuto oppure per avere diretti contatti con questi P.R.. Naturalmente entrambi i siti trattano lo stesso argomento e hanno la medesima funzione.

      La blogger in questione non ne vuole sapere di cambiare dominio per evitare questi errore spesso frequenti, anzi ha bloccato totalmente le mie sorelle su tutti i social network dove le posta i suoi articoli per evitare che possano far trapelare la notizia. Atteggiamento più che doloso a mio avviso.

      Cosa possiamo fare? Capisco che le parole che compongono il dominio sono c.d. parole deboli e quindi non hanno la stessa tutela di un marchio registrato ma come possono far valere la loro antecedente registrazione del dominio? Ma sopratutto come tutelare la loro attività e i loro affari, seppur minimi?

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • Contratto di locazione "di un'altro immobile"

      Salve a tutti,
      il caso che vi vengo a descrivere è molto particolare e ha dell'assurdo. Mia madre trasferitasi nella città di Napoli per ordine della sua azienda ha preso in affitto un bilocale e data l'urgenza con cui si è trasferita è scesa a un temporaneo compromesso:

      attualmente vive al quarto piano di un condominio, probabilmente frutto di una sopraelevazione, a cui manca il certificato di agibilità. Per poter trasferire la residenza a Napoli, utile per la sua attività lavorativa, il padrone di casa ha concluso un contratto di locazione con lei dove però ad oggetto non vi è l'immbile posto al quarto piano ma bensì quello posto al secondo, perfettamente agibile ma in cui vive la figlia con la sua famiglia. Come già detto questo era un accordo temporaneo, dato che per il piano sopraelevato al momento dell'arrivo di mia madre era stata fatta domanda per la sua agibilità e all'emissione di questo, come da accordo, sarebbe stato chiuso anticipatamente il contratto "temporaneo" e aperto uno nuovo con ad oggetto il quarto piano.

      Vien da se che l'agibilità non è mai arrivata, il contratto non è mai stato modificato e lei risulta tutt'ora residente nella casa della figlia. Ma l'assurdo sta per arrivare: arrivata la famigerata TARDSU comunale, il padrone di casa gli imposto di pagarla sulla base della metroquadratura dell'immobile del secondo piano (98mq) mentre lei gode di un bilocale da 40mq.

      E' chiaro che è il momento di farla finita ed il padrone di casa esige oltretutto che siano rispettati i termini di preavviso e sopratutto il pagamento degli oneri previsti da contratto come la TARDSU. Esiste una via d'uscita a questa gabbia contrattuale? Paradossalmente avendo un contratto in quell'immobile lei potrebbe anche goderne a pieno titolo, ma non è questo il punto: non abbiamo nessuna intenzione ne di pagare una TARDSU per qualcosa di cui non abbiamo goduto ne di rispettare un contratto inesistente.

      Consigli? Soluzioni?

      Grazie mille per l'attenzione.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • RE: Prescrizione multa

      Si si è tutt'ora un minore, figuriamoci nel 2006! Ti ringrazio come sempre disponibile e chiarissima!

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • Prescrizione multa

      Scrivo per conto di mio fratello.

      Gli è stato recapitato un avviso di pagamento da parte di Equitalia per una sanzione amministrativa non pagata datata 2006 (la fattispecie riguarda una multa sull'autobus per biglietto non convalidato) dell'ammontare di 300 euro. Mio fratello in quell'occasione aveva la bellezza di 12 anni e quindi privo di carta d'identità, lui addirittura non ricorda di una multa del genere.

      Ammesso e concesso che fosse accaduto davvero è valida la multa a minore privo di documento di riconoscimento? In più non ci è mai arrivato niente a casa e oggi ho chiamato equitalia e mi hanno detto che non è possibile fare ricorso ma si può chiedere solo la sospensione della cartella. C'è puzza di cazzata.
      Una sanzione amministrativa che io sappia ha prescrizione di 5 anni ne sono passati 6 è possibile invocarla?

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • RE: truffato e beffato

      Lo farò. Grazie mille ancora.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • RE: truffato e beffato

      Io spero di poter avere giustizia perchè non ho preso un solo euro e mi stanno dannando la vita. Sono perseguitato, addirittura ho sorpreso un impiegato bancario che mi seguiva. Non vivo più.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • RE: truffato e beffato

      Grazie mille per la risposta innanzitutto, contatterò il mio legale (con cui ho esposto querela al truffatore) per proporgli di chiedere un colloquio con il pm assegnato. Purtroppo ho sbagliato a rivolgermi a un legale di "confidenza" che abusa di questo rapporto per essere mettermi sempre in fondo alla lista dei suoi impegni, tant'è che ai miei solleciti non mi aveva mai proposto di incontrare il pm.

      Grazie mille ancora.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • truffato e beffato

      Salve a tutti, pongo una particolare situazione. Sopratutto perchè credo che il mio legale stia snobbando particolarmente la vicenda.

      L'anno scorso ho collaborato con un immobiliarista internazionale il quale acquistando immobili in Italia, Germania, Francia, USA etc si avvaleva di collaboratori di questi paesi per sbrigare faccende di tipo burocratico (pagamenti delle varie imposte, prendere appuntamento con le varie aziende di fornitura per gli allacci, permessi comunali etc.) e tutte le spese mi venivano rimborsate da lui che mi staccava mensilmente un assegno (compreso un piccolo salario) a me intestato, naturalmente di una banca estera dato che era londinese che io versavo sul mio c/c per pagare le varie fatture. Questi pagamenti per lo più erano destinati all'acquisto di opere d'arte di piccolo valore (tra i mille e duemila euro) che lui stesso ricercava sul mercato in paesi esteri tipo: Messico, Tanzania, Arabia Saudita etc. e che io pagavo attraverso agenzie quali W.U. MoneyGram (presso PosteItaliane). La storia va avanti un paio di mesi.
      Un bel giorno la banca mi chiama e mi dice che tutti gli assegni che mi aveva cambiato erano falsi e che ero in passivo di una somma indescrivibile perchè avevo utilizzato il denaro in credito s.b.f. abusando del fido "confidenziale" che mi avevano concesso. Il tizio da copione è sparito e io l'ho querelato per truffa ma io mi chiedo:

      1. Alla banca non ho chiesto nessun fido anche perchè non ho un contratto di lavoro.
      2. Date le mie lacune in materia bancaria, rigorosamente chiedevo conferma dell'accredito della somma di denaro prima di prelevare 1 solo euro. E tutti mi hanno sempre dato qualsiasi cosa volessi.
      3. Il credito oltre ad aumentare, passa ogni tot mesi in mano ad una diversa società di recupero crediti che partono prima con i solleciti epistolari e poi con le minacce telefoniche.
      4. Io non ho ne quella somma di denaro indescrivibile ne beni pignorabili di nessun genere

      che diamine mi consigliate di fare? Dopo 1 anno la mia querela non è stata mai interpellata e in più mi vedo aumentare questo debito e minacciare continuamente dalle varie agenzie

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • RE: molestie telefoniche

      A questo punto dopo le indagini, se l'indagato (l'ex parente in questo caso) viene ritenuto dal p.m. perseguibile penalmente per i fatti emersi dalle indagini sarà informata con un avviso di garanzia dei reati che gli vengono imputati. Di conseguenza si apre un procedimento penale e quindi lei sceglierà un avvocato di fiducia o le sarà dato uno d'ufficio. Ti consiglio di cercarti un avvocato se non lo hai già perchè a questo punto sarete convocate in sede giudiziale per essere ascoltati dal g.i.p. a fronte del principio del contraddittorio.

      Per quanto riguarda i danni, sta al tuo avvocato procedere alla costituzione di parte civile e ad una linea difensiva idonea al caso.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • RE: denuncia per lesioni

      Se si tratta di una mera ferita curata con sutura sanitaria senza aver procurato danni ad organi di senso siamo davanti a una lesione personale dolosa dove comunque non ricorrono aggravanti. Questo significa che la lesione è di tipo lieve ed è punita a mezzo di querela della persona offesa (cosa che a quanto pare l'attore ha già fatto) e quindi potrai andare incontro a un risarcimento del danno cagionato. La competenza in questo caso è del giudice di pace e si parla "codice alla mano" di un multa da un minimo di 512 euro a poco più di 2000 euro. Questo dalla sintesi che hai descritto qui sopra, non so come sono andati per filo e per segno i fatti nell'occasione concreta. Il consiglio è comunque quello di cercare un avvocato.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • RE: rischio denuncia?

      Se il tizio in questione si rivolge ad un avvocato, farà solo la fortuna di quest'ultimo e della sua parcella per sporgere querela. Il fascicolo verrebbe immediatamente archiviato per "idiozia". Non credo proprio siamo davanti a un'ingiuria vera e propria.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • RE: Coinquilino diffamatore

      Il padrone di casa si è subito lavato le mani, finchè questo tizio paga puntualmente il canone di locazione non gli tange la situazione. Siamo comunque riusciti a indurlo volontariamente a disdire il contratto e ad oggi siamo in attesa della scadenza dei due mesi di preavviso per poterlo sostituire.

      E' stata dura ma ce l'abbiamo fatta. Grazie a tutti comunque!

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • RE: Coinquilino diffamatore

      Non hanno tanto tempo da perdere ad ascoltare la mia storiella, si scocciano a dare consigli riguardo a casi personali.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • Coinquilino diffamatore

      Salve, vorrei esporre una particolare e delicata situazione che si sta svolgendo da qualche settimana in casa mia.

      Sono uno studente universitario di 23 anni e in quanto tale ho preso in locazione una camera presso un appartamento con contratto regolare insieme ad altri due studenti. Dal mese di Gennaio dell'anno in corso si è aggiunto un quarto inquilino studente universitario anche lui che all'apparenza sembrava un ragazzo tranquillo, forse anche troppo. Va da se che comunque non aveva suscitato a noi altri già inquilini della casa nessun dubbio o preoccupazione in quanto è stato disponibilissimo ad accettare tutte le regole che in via consuetudinaria si erano affermate tra noi tre (ad es. spese comuni, turni di pulizie, sistemazione nelle camere, pagamento bollette e affitto etc.).

      I problemi sono incominciati a sorgere quando io e gli altri due ci siamo accorti dello spreco di energia elettrica ma sopratutto di riscaldamento che procurava l'ultimo arrivato (ad es. notti intere riscaldamento a 24 gradi, quando era l'ultimo ad uscire di casa lasciava la caldaia accesa a oltranza finchè qualcuno non rincasava..). Gli abbiamo ribadito quali erano le regole della casa dato che lo spreco energetico era solo uno dei problemi sommato a: mancate pulizie, rifiuti lasciati per giorni in corridoio ecc.

      Questa volta però da una parte si è rifiutato di accettarle in quanto per lui è un chiaro fenomeno di nonnismo degno di caserme militare il dover accettare passivamente delle regole precedenti al suo arrivo (!!!!) e dall'altra ci tranquillizza dal fatto che all'arrivo della bolletta avrebbe comunque contribuito almeno nella metà dell'importo dato il suo eccessivo utilizzo energetico per non gravare sulle nostre spese ingiustificatamente.

      Siamo al mese di Marzo, arriva il bimestre Gennaio-Febbraio e gli ricordiamo la sua promessa come anche le altre promesse in tema di pulizie e quieto vivere che erano state accordate tra noi quattro ma che continuavano ad essere trasgredite. La casa è per lui un vero e proprio albergo. A questo punto lui nega di aver raggiunto con noi un tale accordo e davanti a una bolletta di 500 ? per un consumo di oltre 500mc di gas dichiara di pagare 1/4 della fattura come gli spetta da contratto.

      Sottolineo che noi abbiamo un singolo contratto per inquilino e quindi non siamo responsabili in solido ma bensì meramente per 1/4 di affitto totale e 1/4 di fatture energetiche.

      Naturalmente noi insistiamo a volere almeno la metà di questo ammontare ma lui fa la valigia e parte per Verona (sua residenza familiare) e al telefono con uno di noi minaccia che se io non smetto di chiedere il rispetto di questo fantomatico accordo, secondo lui mai preso, mi denuncia per estorsione oltre che per minacce ravvisando sopratutto me e un altro inquilino di smettere di chiedergli altro denaro perchè, essendo laureandi in legge, potrebbe gravemente compromettere la nostra carriera post-laurea.

      Da studenti in legge sappiamo benissimo in cosa consiste il reato d'estorsione e minaccia e che è solo una messa in scena perchè mancano le basi della fattispecie per essere accusati di tali reati (anzi a dirla tutta nella sua condotta potrebbe emergere una diffamazione). Il problema consta in come poterlo mandare via da casa in quanto non troviamo via d'uscita contrattuale. Chiedevamo un vostro parere nel caso in cui stiamo sbagliando approccio d'analisi del caso.

      Vi ringrazio per l'attenzione e mi scuso per essere stato così prolisso, ma avevo bisogno di dare un filo logico alla storia per potervi rendere l'idea.

      Distinti saluti

      Luigi

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      C
      crashoverright
    • Salve

      Salve, sono Luigi l'ultimo arrivato in casa .. :smile5:

      postato in Presentati alla Community
      C
      crashoverright