• User

    Mi faccio i conti in tasca: ditemi se ho capito bene!

    Mi è stata fatta una proposta di lavoro, voglio capire bene quanto mi resterà in tasca a fine mese.
    Consideratemi come un libero professionista con regime semplificato per contribuenti minimi (meno di 30.000 euro annui).

    Da quello che ho capito:

    • Riceverò il compenso più il 4% di rivalsa inps.
    • Questa somma (una volta dedotti i costi) costituirà la mia base imponibile contributiva . Quindi sul totale dovrò applicare il 24,72% di contributi.
    • Sempre sulla stessa somma (compenso lordo + 4%) dovrò applicare la ritenuta d'acconto irpef del 20%.
    • Infine avrò un credito d'imposta equivalente alla differenza tra la ritenuta d'acconto pagata e il 20% sulla base imponibile al netto dei costi e dei contributi previdenziali.

    Esempio pratico:

    • Compenso prestazione professionale: 850 euro.
    • Base imponibile: 850 euro + 4% = 884 euro.
    • Ritenuta d'acconto: 20% di 884 euro = 176 euro.
    • Contributi inps: 24,72% di 884 euro - 24 euro (costi) = 212 euro.
    • Irpef: 176 euro - 130 euro = 46 euro (di credito d'imposta).

    Cosa mi resta concretamente in tasca?

    884 - 176 - 212 + 46 = 542 euro.

    E' corretto?

    Grazie per il supporto!


  • User Attivo

    Se non hai spese deducibili, e apri la partita e la chiudi dopo un anno, il conto è giusto, inoltre coincidono il reddito per l'imposta sostitutiva e per l'INPS. Considera però che l'anno dopo potresti dedurre dal reddito per l'imposta sostitutiva anche i 212 ? di INPS più gli acconti che daresti per l'anno stesso e che il primo anno non dai se non avevi già partita IVA prima.


  • User

    Grazie per la risposta, utilizzo lo stesso topic per fare altre due domande su questo regime:

    1. L'iva non è detraibile vero? Si può solo dedurre dall'imponibile? Se acquisto un bene strumentale, devo acquistarlo facendomi fare la mia fattura con la partita iva per poterlo cosiderare come costo o basta dichiarare di averlo acquistato nella dichiarazione dei ridditi?
      E' vero che un bene strumentale, acquistato con partita iva, ha garanzia di un solo anno e non si due?
      La deducibilità (si tratta di un telefonino) è al 100%?

    2. Il "tutor" di cui ho sentito parlare, fa "gratis" quello che farebbe un commercialista? O ti spiega semplicemente come fare le cose (per es. la dichiarazione dei redditi) e poi devi fare da te?

    Grazie!


  • User Attivo

    L'IVA non esiste per i minimi diciamo, solo per il limite dei 15000 la consideri, per il resto è compreso nel prezzo che compri.
    Se ti fa la fattura è meglio, con gli scontrini non me lo ha mai spiegato nessuno. sulla dichiarazione non è che dichiari cxosa hai comprato, e poi senza ricevute chi ci crede?
    Sulla garanzia anch'Io so così, per i telefonini sono beni promiscui e quindi 50% deduci.
    Il tutor non esiste per i minmi, ma per il regime agevolato.


  • User

    Ho capito, grazie per la risposta.
    Faccio un rapido calcolo per vedere se c'è qualche errore di ragionamento:
    Il telefonino costa 300 euro.
    Posso dedurne il 50%, quindi 150 euro.

    Questo vuol dire che pagherò (di tasse) il 20% in meno di 150 euro, cioè 30 euro.

    Se le cose stanno così, preferisco avere una garanzia di 2 anni, piuttosto che 30 euro che non so quando rivedrò...

    O ho sbagliato qualcosa?

    Ma poi perchè far pagare l'iva anche per i beni strumentali??? Questo mi sembra privo di senso!


  • User Attivo

    Giusti i calcoli e le quote, però hai dimenticato che non paghi neanche i contributi sui 300? che sono altri 13 ? circa se hai gestione separata per esempio, poi un cellulare se funziona un anno funziona sempre.
    l'IVA la pagano tutti poi la detraggono, i minimi la pagano ma non la detraggono, però per esempio hanno un'imposta più bassa degli altri, deducono tutto nell'anno di pagamente, insomma hanno le loro agevolazioni.