• User Attivo

    Diffamazione

    Capisco che sto per fare una domanda un po' "Don Chisciottesca" ma provo a spiegare il problema, magari ..chissa'..

    Senza testimoni (tutti cagoni) e prove scritte, c'e' nessun modo per poter fermare il mio ex partner, nella vita e nel lavoro, a far circolare voci false e diffamatorie che mi vengono riportate puntualmente da "amici" comuni, con dettagli che mi confermano la veridicita' delle testimonianze?
    Per il discorso vita privata potrebbe non interessarmi piu' di tanto, ma per quanto riguarda il lavoro si, mi disturba moltissimo, io continuo a svolgere la stessa professione che avevamo insieme e il fatto che potenziali clienti siano fuoriviati da falsi rumors non mi piace proprio.

    Immagino che non si possa fare nulla eh? ma mi sento perseguitata e la cosa mi sta irritando tantissimo.

    Grazie per un'eventuale risposta.


  • Super User

    Ciao Lorena,

    senza qualcuno che dinanzi ad un giudice confermi che il tuo ex sparge voci diffamatorie sul tuo conto, non vedo come si possa fare. Un giudice ha bisogno di prove. Tieni presente che anche tu potresti testimoniare, pur essendo la parte lesa, per cui la tua deposizione viene considerata "meno" di quella di un teste terzo alla contesa, ma devi aver sentito in prima persona le frasi.


  • User Attivo

    Prima di tutto grazie per la risposta.
    Quindi non e' determinante che ci sia qualcosa di scritto?
    Io ho discusso con lui molte volte questo problema, in quanto mi riferirono cose tipo che avevo rubato tutti i soldi e via dicendo...:lipssealed:e chiaramente chiesi di darci un taglio con tali bugie, cosa che non fece. Ora, io ho persone che mi riconfermano tali assudita', ma come posso convincere chi mi riferisce queste cose a testimoniare?..Ad esempio fece casino con il direttore della banca e probabilmente disse "cose" e' possibile chiedere al direttore di testimoniare? e' possibile obbligarlo? sarebbe gia' qualcosa, ma il fatto che risale a 3 anni fa puo' essere un problema?


  • Super User

    Le prove possono essere anche testimoniali, anzi in genere in casi di questo tipo sono solo testimoni. Ovviamente tu puoi testimoniare su quello che hai appreso in prima persona (ad esempio parlando con lui), altri testimoni possono essere chiamati direttamente dal giudice a deporre. Se è un giudice penale a chiedere loro di presentarsi, non possono rifiutarsi.
    Il consiglio è di rivolgersi ad un legale per redigere una denuncia. Poi si va a parlare con il procuratore procedente, indicando tutti i mezzi di prova possibili, i nomi dei testi. Sarà lui a chiamarli ad uno a uno. Si spera che dinanzi ad un giudice, anche se timorosi, dicano la verità!
    In caso contrario commettono loro stessi un reato :fumato:

    Per quanto riguarda i tempi, essendo un reato perseguibile a querela, se i fatti non si sono più ripetuti nel tempo, allora non si può fare più nulla. Se continuano i comportamenti, allora si può procedere. Il legale ti chiarirà tutto.


  • User Attivo

    Ma grazie tantissimo, vedo uno spiraglio, non ho proceduto a suo tempo per.."compassione" non realizzando quanto mi poteva danneggiare un atteggiamento del genere, ma ora il problema si sta ripresentando da piu' parti, fonti diverse ma sempre le stesse affermazioni, quindi e' molto attuale. Le leggende sono anche che se non si ha qualcosa di scritto dalla persona che afferma le sue maldicenze io non posso provare nulla.

    Grazie di nuovo, molto riconoscente,procedero'.