• User Attivo

    @Sèvero said:

    Nessuna, solo gli alimentari prevedono qualcosa, ma non eswsendo il mio settore lascio ai + esperti.

    se il negozio on-line è di supporto a quello reale non servono altre licenze, ma solo un'autorizzazione comunale, che ti consiglio di far fare direttamente al tuo commecialista, per evitare spargimenti di sangue con chi in comune ci lavora...

    in caso contrario, devi mettere su società come negozio normale in cui dovrai fornire le informazioni relative al magazzino e alla sede legale, che dovrà essere un luogo fisico... ma sempre meglio chiedere al commercialista...


  • Moderatore

    @bobobob said:

    se il negozio on-line è di supporto a quello reale non servono altre licenze, ma solo un'autorizzazione comunale
    Per essere ancora più precisi non si tratti di una "autorizzazione" ma solo di una "comunicazione" al comune.


  • User Attivo

    comunicazione... autorizzazione... manco loro sanno cosa serve...

    il comercialista parla di comunicazione, il comune di autorizzazione... poi dipende dal comune e dalla voglia di far bene che hanno.... 🙂


  • Moderatore

    @bobobob said:

    comunicazione... autorizzazione... manco loro sanno cosa serve..
    😉


  • Super User

    @GloboGsm said:

    Spese e tempi burocratici per l'apertura:
    Con l'e-commerce non devi affrontare le spese di lavori edili per essere in regola con le direttive, ne tanto meno quelli da dare a un architetto o geometra per la presentazione dei disegni e planimetrie.
    L'equivalente per il commercio elettronico, è la spesa per costruire il sito, che sarà molto più bassa rispetto a quella da affrontare per il commercio su strada.

    non sono d'accordo 🙂 a meno che non "costruire il sito" non sia un oscommerce neanche personalizzato con quella assurda traduzione in homepage "Benvenuto ! Puoi effettuare qui il log-in? Oppure puoi creare qui un account?". ma a quel punto, c'è poco da stupirsi se si chiude...

    I tempi e i problemi burocratici, vanno quasi a 0 con il commercio elettronico.

    non sono d'accordo 🙂 sarà anche che il settore alimentare traumatizza non poco...

    Spese economiche e di tempo lavorativo nel corso dell'attività:
    **Con il commercio elettronico, se hai un fornitore in zona, o fuori con una tempistica celere di consegna, hai il vantaggio di non fare il magazzino, cioè, acquistare quando ricevi una richiesta; tutto ciò si divide in 2 varianti molto importanti e vantaggiose rispetto al commercio su strada:

    1. Non hai bisogno di grandi capitali per intraprendere l'attività e i pochi soldi che investi, hanno un rientro molto celere e questo è il primo grande vantaggio.
    2. Legato al punto 1, e pensando ad un prodotto che svaluta di prezzo facilmente, non rischi di rimanere con prodotti in carico che paghi 100 e poi dovrai svendere a meno della metà per poterli vendere, e questo è il 2° grande vantaggio, che è anche una percentuale statistica molto alta per la quale molti commercianti chiudono i loro negozi dopo il 1° anno di attività.

    ok, ma non fare magazzino comporta o che la spedizione ci mette più di un paio di giorni ad arrivare a destinazione a partire dalla ricezione dell'ordine (lusso accettabile? dipende dal settore e dalla concorrenza, penso) o che hai a due passi chi ti fornisce la merce. ma in questo caso diventi solo un suo canale di vendita, con tutti i rischi del caso.

    Le spese di gestione giornalieri e mensili, quali telefono, luce, acqua e consumabili, si abbassano notevolmente lavorando da casa, questo è un dato di fatto, in quanto sono spese ( per la maggior parte dei punti ) che già esistono e che andranno a maggiorarsi in modo lieve da quelli esistenti.

    si ma dove sta scritto che "e-commerce = lavorare da casa"?!? se hai una persona che si occupa della promozione, una della contabilità e uno alla logistica che fai? li metti tutti in salotto? 🙂

    Il tempo da dedicare, è il punto che più si va ad equilibrare in entrambi i casi, perché un'attività è un'attività, o su strada o online, va seguita per quella che è...tralasciando i tempi per banche e corrieri, che ormai si fa tutto in via telematica, quindi senza spostarsi da casa.

    diciamo che cambiano gli orari, perché nell'ecommerce non c'è orario di apertura e di chiusura. si è sempre aperti.
    sulla questione banche, si, certamente e fortunatamente molto si fa on line, ma quando devi andare in banca, ti bruci una mattinata.
    sulla questione corriere, ti basta avere sede (oops, casa :D) in un luogo un po' disagiato per avere costi imprevisti.

    La pubblicità è l'anima del commercio come tutti sappiamo, quindi, in entrambi i casi, dovremmo affrontare delle spese legate a questo fattore, anche se c'è chi dice "bhe ma su strada sono avvantaggiato, la gente passa , vede le vetrine, entra e compra...", NO, non è sempre cosi, fidatevi;)

    no, ma intanto la gente passa. davanti al tuo e-commerce la gente non passa neanche di fretta, distrattamente, o per sbaglio. devi farcela passare tu.

    :ciauz:


  • Super User

    @must said:

    non sono d'accordo 🙂 a meno che non "costruire il sito" non sia un oscommerce neanche personalizzato con quella assurda traduzione in homepage "Benvenuto ! Puoi effettuare qui il log-in? Oppure puoi creare qui un account?". ma a quel punto, c'è poco da stupirsi se si chiude...
    Se chiami un Romeno (non me ne vogliano i romeni, non ho nulla contro di loro, il mio socio è romeno come tanti miei amici) tutto fare, che trovi davanti allo smorzo, e vuoi fare un lavoro tanto per, sono d'accordo con te, ma sicuramente, non hai mai fatto lavori edili come si deve in un locale commerciale, per non essere d'accordo con quello che ho detto, io ogni volta che ho fatto i lavori nei locali della mia attività, ho sempre speso i soldi che si prenderebbe la migliore web agency per farmi 3 o 4 siti.

    non sono d'accordo 🙂 sarà anche che il settore alimentare traumatizza non poco...Io parlo per esperienza personale, in quanto ho provato entrambi, e il tempo che si perde per l'apertura su strada, non è paragonabile a quello per aprire un e-shop.

    ok, ma non fare magazzino comporta o che la spedizione ci mette più di un paio di giorni ad arrivare a destinazione a partire dalla ricezione dell'ordine (lusso accettabile? dipende dal settore e dalla concorrenza, penso) o che hai a due passi chi ti fornisce la merce. ma in questo caso diventi solo un suo canale di vendita, con tutti i rischi del caso.Infatti ho scritto:
    @GloboGsm said:
    ...se hai un fornitore in zona, o fuori con una tempistica celere di consegna...
    E come hai giustamente detto tu, bisogna sempre valutare il settore !

    si ma dove sta scritto che "e-commerce = lavorare da casa"?!? se hai una persona che si occupa della promozione, una della contabilità e uno alla logistica che fai? li metti tutti in salotto? :)Dipende da situazione a situazione, perchè se arrivi ad un punto che da solo, non riesci a gestire il tutto, vuol dire che stai lavorando molto, e che le entrate ti permettono di prendere gente a lavorare e pagarti un buco per metterci un ufficio, o un garage, di più non serve per lo scopo 😉

    diciamo che cambiano gli orari, perché nell'ecommerce non c'è orario di apertura e di chiusura. si è sempre aperti.
    sulla questione banche, si, certamente e fortunatamente molto si fa on line, ma quando devi andare in banca, ti bruci una mattinata.
    sulla questione corriere, ti basta avere sede (oops, casa :D) in un luogo un po' disagiato per avere costi imprevisti.Con una attività su strada, parlo sempre per esperienza personale, tornato a casa, si continuava a lavorare, per finire quello che non si era riusciti a finire in negozio (c'è sempre qualcosa da fare):D.
    Per le banche si sa che è cosi, purtroppo.
    Per il corriere...(cavolo come sei drastico :D)

    no, ma intanto la gente passa. davanti al tuo e-commerce la gente non passa neanche di fretta, distrattamente, o per sbaglio. devi farcela passare tu.Riporto, quanto detto:

    **...non** è sempre cosi...
    ```non ho detto:
    non è **mai** cosi !
    
    ;)
    
    E concludo, dicendo:
    Se in Italia le cose funzionassero come dovrebbero, preferirei aprire su strada, ma visto che le cose non funzionano, al momento, sarei più indicato verso l'e-shop...

  • Moderatore

    @must said:

    non sono d'accordo
    Sono daccordo. La cosa strana è che si debba ancora discutere dei costi come se fossero frutti di opinioni: magari 😉


  • Super User

    @Webtronic said:

    Sono daccordo. La cosa strana è che si debba ancora discutere dei costi come se fossero frutti di opinioni: magari 😉
    Cioè, anche tu sei del parere, che le spese di un sito siano superiori a quelle di un locale ?


  • Moderatore

    @GloboGsm said:

    Cioè, anche tu sei del parere, che le spese di un sito siano superiori a quelle di un locale ?
    Non necessariamente. Sono del parere che un business, on-line od off-line, non si affronta partendo dal costo ma dagli obiettivi. Non è possibile secondo me generalizzare: quello che è certo è che un attività on-line non ha per forza costi inferiori. Ma lo ripeto non ha senso partire dai costi, perlomeno io non me la sentirei.. mi pare troppo rischioso.


  • Super User

    Ok, ora è più chiaro 😉