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Siti sessisti: il metodo di pagamento può considerarsi "complice"?
In questi giorni si parla molto degli scandali legati ai siti sessisti. Vorrei aprire una riflessione sul ruolo dei sistemi di pagamento utilizzati su queste piattaforme.
Quando il soggetto che gestisce le transazioni può essere considerato "complice" o "responsabile"?
In particolare, si è fatto il nome di Roberto Maggio, titolare di Hydra Group, uno dei principali operatori nella gestione dei pagamenti per siti hard.
Chi lavora nel settore lo sa bene: prima di attivare un metodo di pagamento vengono svolte verifiche e richieste informazioni sull’attività (beni o servizi).
Associare direttamente il gestore dei pagamenti a ciò che accade sui siti è, a mio avviso, un errore.Allo stesso tempo, sostenere che non abbia alcun legame potrebbe essere riduttivo: il suo servizio ha comunque contribuito, indirettamente, alla sostenibilità economica di quei siti.
Voi cosa ne pensate?
1 Risposta
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@giuseppemorelli che è reato e si chiama complice.