• Admin

    GDPR e l'inizio delle informative brevi non compliant

    Purtroppo questa situazione di non chiarezza sanzionatoria porta a storture di ogni tipo, ma anche alla reale insensatezza della norma che mette gli editori in posizioni difficili e complicate spostando troppo l'ago della bilancia versa una tutela dell'utilizzatore che non sta in piedi.

    Qui non solo non c'è una informativa breve e neanche il testo obbligatorio di IAB, ma si obbliga di fatto all'accettazione per visitare il sito.

    WhatsApp Image 2022-10-17 at 07.48.52.jpeg

    Voglio vedere cosa succedere con gli ammonimenti già avvenuti perché da lì si apriranno scenari da giungla. Se all'ammonimento non seguirà un segnale finirà all'italiana e come prevedibile a rimetterci saranno le aziende oneste.


    merlinox simbus82 2 Risposte
  • Moderatore

    @juanin stamattina ero col tablet sul corriere e

    • cookiebar full screen
    • la x sopra è stata sostituita da "continua senza accettare" (e ci può quasi stare...)
    • i tasti di accettazione erano fuori dal fold...

  • User

    A me dispiace ma è chiaro che non sono in grado di sanzionare un divieto di sosta , come si può pensare che siano in grado di controllare ogni sito? Questa è la classica legge , come ce ne sono tante, in cui lo Stato ( che può essere l'Italia o la comunità europea ) tiene fondamentalmente in scacco le aziende in modo che se non fai ogni minima cosa che noi ti chiediamo, sei sanzionabile. Punto. Poi fa niente se non controlliamo o sanzioniamo solo 1 su dieci milioni così per far vedere che " ehy ci siamo , stai attento " . Purtroppo la burocrazia è questa cosa qua. Un sistema che tiene l'azienda in costante ricatto da parte delle istituzioni. E se tu rispetti tutto, hai pure oltre il danno , la beffa. Infatti oltre a spendere o comunque stare dietro ad ogni minima cosa, ti rendi conto che chi non lo fa non viene quasi mai sanzionato.


  • Moderatore

    @juanin Stavo per fare un post anche io su questa cosa
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    Qua in versione intera.

    Da quanto ne so è sicuramente fattibile far pagare i contenuti, come è lecito riempirci di pubblicità per monetizzare.
    Però il GDRP mi pare vieti di chiedere un consenso per la profilazione come condizione di accesso ai contenuti. O sbaglio?
    Che mettano pure il paywall, ma sta cosa in un cookie wall è criminale.

    Tra l'altro è un update che hanno messo non più di alcuni giorni fa. Cioè noi stiamo dietro a fatti come quelli del trasferimento dei dati in US, e questi liberamente fan così? MAH!

    E sto vedendo una marea di cookie wall con il tasto di rifiuto temporizzato, la x o il "chiudi senza accettare" che viene mostrato dopo oltre 15 secondi.
    Altri che al posto del Rifiuta, mettono il "personalizza" e devi cliccare prima su "deseleziona tutti" e poi su "salva la tua scelta". Pazzesco.


    juanin 1 Risposta
  • Admin

    @simbus82 purtroppo è una giungla...però è anche vero che siamo passati da un estremo all'altro e ora la bilancia è veramente troppo contro l'editore.

    Insomma devono campare.

    Ora di fatto è come dire che uno può entrare al supermercato, prendere quello che vuole e uscire senza pagare. Perché allo stato attuale in rifiuta tutto la macchina dell'advertising non funziona.


    juanin kal 2 Risposte
  • Admin

    Questi banner saranno il tormentone dei prossimi 2 mesi a questo punto.

    Io dubito che il garante possa esprimersi con una posizione forte come quella di Google Analytics comunque. Perché alla fine qui se c'è un illecito credo non possa essere considerato come un illecito grave come potrebbe essere l'esportazione del dato verso stati non conformi.


  • Moderatore

    Aggiungo questo che entra nel dettaglio.


    juanin 1 Risposta
  • Admin

    @sermatica no ti prego Flora non lo reggo 😄


    juanin 1 Risposta
  • Admin

    @juanin comunque Giovanni Maria Riccio mi sembra che dica cose sensate, buone e giuste.


  • Contributor

    @juanin ha detto in GDPR e l'inizio delle informative brevi non compliant:

    Perché allo stato attuale in rifiuta tutto la macchina dell'advertising non funziona.

    Che poi alla fine il VERO problema è questo.

    Io continuo a citare e stracitare il caso dell'olandese NPO che mi sembra troppo interessante per essere ignorato così:

    https://brave.com/publisher-3rd-party-tracking/

    L'unico motivo che ho sentito finora per non fare una roba del genere è "EH MA L'ADSERVER DI GOOGLE È GRATIS".

    E grazie tante. Se qualcosa è gratis... etc. etc.

    Il targeting contestuale è una cosa tecnicamente fattibilissima, diversi ordini di grandezza MENO complesso del targeting comportamentale basato su cookie di terze parti.

    EDIT:

    Aggiungo questo che è ovviamente di parte (è redatto da un'associazione di attivisti privacy), ma contiene diversi numeretti interessanti:

    https://www.iccl.ie/wp-content/uploads/2021/10/Sustainable-without-surveillance.pdf


    juanin 1 Risposta
  • Admin

    @kal devi considerare che l'Olanda però è un buco. Dimensioni di scala decisamente poco significative.


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @juanin vero, ma è comunque un operatore nazionale.

    Io comunque che il contestuale sia MOLTO meglio del programmatic lo dico anche per l'esperienza come inserzionista...

    Il targeting per interessi è buttare i soldi. Se hai culo qualcosa rimane appiccicato.

    Il targeting contestuale invece se fatto con intelligenza porta utenti che convertono.

    Dovrebbe essere evidente quale delle due opzioni è più appetibile per un inserzionista.

    (Incidentalmente, è proprio il motivo per cui la Search Ads funziona così bene: È CONTESTUALE!)

    Il programmatic risolve solo il problema della piattaforma di distribuzione che ha valanghe di invenduto, perché il 90% del contenuto prodotto dai vari editori è fuffa riscaldata, di nessun interesse per gli inserzionisti.

    Così si sono inventati sta storia che "il pubblico però c'è" e han provato a profilare per interessi.

    Ma lo ripeto: lato inserzionista è giusto giusto un gradino sopra al fare nessun targeting.


    juanin 1 Risposta
  • Admin

    @kal ma io sono d'accordo con te. Tutta la vita. Però o lo aiutiamo a morire questo sistema oppure tutti ci rimarranno attaccati come le sanguisughe. Non perché funzioni veramente, ma perché ai piani strategici c'è la percezione che possa funzionare di più o che sia più raccontabile.

    Poi lo sappiamo che non sono molti a vedere veramente se quelle campagne convertono.

    Io personalmente penso che il 50% delle strategie di advertising siano fallaci. Anche quelle fatte nel contestuale in rete di ricerca.

    Il problema principale come nella sicurezza informatica sono le persone. O cambi le teste o le cose rimarranno sempre così. E finché c'è uno squalo come Google sopra che oramai è diventato come l'oracolo cambiare modo di pensare per gli ignoranti diventa molto difficile.

    E' una questione di cultura.