• Super User

    La collaborazione gratuita viene utilizzata dal lavoratore privo di esperienza a cui nessuno darebbe denaro nemmeno per un o stage.

    Anzi dirò di più, quel tipo di contratto, quando è utilizzato da associazioni o negozi, bisogna anche parasi l'assicurazione con i propri soldi.

    Fare un blog con la moderazione di un terzo non è furbo, ci sono tanti servizi web gratuiti dove fare un blog òiberamente ed avere le pubblicità, quindi introiti, senza doversi iscrivere nelle sottosezioni di altri.

    Ad ogni modo la legge non nega tale possibilità.


  • User

    @Lokken said:

    La collaborazione gratuita viene utilizzata dal lavoratore privo di esperienza a cui nessuno darebbe denaro nemmeno per un o stage.

    Anzi dirò di più, quel tipo di contratto, quando è utilizzato da associazioni o negozi, bisogna anche parasi l'assicurazione con i propri soldi.

    Fare un blog con la moderazione di un terzo non è furbo, ci sono tanti servizi web gratuiti dove fare un blog òiberamente ed avere le pubblicità, quindi introiti, senza doversi iscrivere nelle sottosezioni di altri.

    Ad ogni modo la legge non nega tale possibilità.

    Ciao Lokken e grazie per la risposta!:)
    Il professionista in questione è di conoscenza e vorrebbe curare una sua sezione all'interno del blog perchè in sintonia con la causa/il tema trattato e lo farebbe a titolo gratuito. Hai ragione quando dici che ci sono strumenti che consentono autonomamente di pubblicare online, ma non credo abbia tempo di aggiornare un suo blog...sarebbe più oneroso rispetto a scrivere es 1 volta alla settimana un articolo. Tralasciando le sue motivazioni, quello che mi interessava era sapere se in generale quando si parla di collaborazioni gratuite è possibile stipulare un contratto di questo tipo e mi sembra che il tuo sia un Si


  • Super User

    Parlandosi di diritto online si può fare quasi di tutto, non c'è nemmeno un regolamento ben preciso a riguardo, ovviamente è possibile. A mio parere, non si dovrebbe però parlare di contratto si parlerebbe di autorizzazione a pubblicare contenuti.


  • User

    Intendi quindi semplicemente una liberatoria...:)

    Per semplificare una cosa tipo NOME + COGNOME + AUTORIZZA
    a titolo gratuito, senza limiti di tempo, anche ai sensi degli artt. 10 e 320 cod.civ. e degli artt. 96 e 97 legge 22.4.1941, n. 633, Legge sul diritto d’autore, alla pubblicazione e/o diffusione in qualsiasi forma dei propri testi, video e immagini sul sito internet, su carta stampata e/o su qualsiasi altro mezzo di diffusione del nomeblog nonché autorizza la conservazione in forma cartacea e digitale e prende atto che la pubblicazione avverrà secondo i fini del blog. La presente liberatoria/autorizzazione potrà essere revocata in ogni tempo con comunicazione scritta da inviare via posta comune oppure e-mail. + LA DICHIARAZIONE dell'originalità dei testi + la presa di coscienza della piena responsabilità dei contenuti rilasciati sollevando il blog da ogni responsabilità in merito.

    Luogo e data + firma


  • Super User

    Si,
    320 codice civile non centra niente;
    autorizzando con quel cavillo, il problema è che questo comprenderebbe anche altri articoli, comprese pubblicazioni editoriali, lavori intellettuali rilasciati altrove, ecc... che potranno essere pubblicate senza ulteriori autorizzazioni;
    Responsabilità civile e penale;
    scarico totale delle responsabilità dell'editore ...

    Come ho detto è ovviamente possibile ma il gioco non vale la candela.


  • User

    Ok, Lokken, ti ringrazio...mi sembra di capire che converrebbe fare un'autorizzazione ai contenuti più snella, dove si autorizza semplicemente l'utilizzo e si sottolinea l'originalità dei testi e la responsabilità di chi li scrive. Giusto? Tks! 😉


  • Super User

    Si qualocosa che non implichi la firma con il sangue ... LOL


  • User

    :bigsmile::bigsmile: bene, grazie! All'inizio non è sempre facile scegliere a soluzione più adeguata...


  • User Attivo

    Ciao Pollon,
    i contratti a titolo gratuiti sono validi e possono essere sia orali che scritti, infatti, la legge prevede a pena di nullità la forma scritta solo per determinati tipi di contratti.
    Detto ciò mettere per iscritto gli accordi è la cosa più normale e conveniente per tutte le parti coinvolte.
    Quel che importa, ricordati sempre, non è solo il nome che dai al documento che vai a formare, ma anche e sopratutto il contenuto!
    Nel tuo caso dovrebbe essere un accordo in base al quale il professionista si assume la responsabilità di tutto quello che pubblica esonerando te da ogni responsabilità. Aggiungo che questa è una considerazione mooolto generica. Bisogna capire cosa si andrà a scrivere e fare in concreto. Ciaoo


  • User

    Ciao Totino e grazie della risposta!
    La persona in questione è una professionista in ambito medico...(sostanzialmente scriverà articoli o risponderà a qualche domanda degli utenti) credo che opterò per la soluzione che diceva Lokken, ossia un'autorizzazione alla pubblicazione di contenuti (lo chiamerei cosi il documento: LETTERA LIBERATORIA PER LA PUBBLICAZIONE DEI CONTENUTI A FINI INFORMATIVI) snella dove appunto l'autore si assume la piena responsabilità di ciò che scrive;) ciao