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- mix di reati on line: diffamazione...ingiuria...violazione di privacy,minacce?
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Insultare qualcuno e diffamarlo su una pagina facebook è diffamazione aggravata su questo non ci piove, se lui non è un amico e ad ha potuto accedere a screen shot della bacheca significa che qualcuno ha capito a chi erano rivolti gli insulti e l'ha informato. Violazione della privacy per aver ripostato qualcosa che era già in rete su una bacheca è un crimine difficilmente imputabile, dipende molto dal giudice che uno si trova davanti, ma comunque se si può dimostrare che lui ha ottenuto l'accesso a quei dati con un opera di hacking allora si classificare la violazione per "accesso non autorizzato ad un sito", ma in teoria è una cosa difficile anche da dimostrare e con il risultato che entrambi verranno puniti dalla legge.
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Certo se dimostrati i fatti si intende.
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e se la mia amica ha rimosso prontamente gli insulti dalla bacheca,può venir meno il presupposto per la querela per diffamazione?
Tra l'altro,anche lui a suo tempo l'ha pesantemente insultata su un pubblico forum (e ha insultato anche un altro utente),quindi può difendersi con una controdenuncia per ingiuria?
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Altro interrogativo che mi sorge : se ci sono persone che hanno inserito dei commenti sotto le immagini denigratorie o le frasi di insulti , senza insultare,ma solo ridendo,per esempio, possono anch'essi essere convenuti in giudidio per diffamazione?
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In realtà togliere dalla bacheca non sempre basta, se non erro anche se tu cancelli dalla tua bacheca il post con i mi piace può continuare a rimbalzare su facebook da un account a un altro, inoltre attenta non è che la diffamazione o l'inguiria decade se tu cancelli le prove, tali reati nascono prima della rete e comprendono logicamente anche le offese e le dichiarazioni verbali, basta un testimone perchè la cosa possa continuare in sede legale.
La controdenuncia serve a difendersi si ma solo come spinta per far dire ad uno "se tu ritiri la denuncia, la ritiro anche io", ma non sempre funziona, anche perchè bisogna vedere che genere di insulti sono perchè molti non sono riconosciuti dalla legge come insulti.
Ma il vero problema nel tuo caso è che la tua amica l'ha insulto e denigrato alle spalle, che può essere configurato come reato di diffamazione, infatti se l'avesse insultato in faccia nello stesso forum dove lui insultava si sarebbe potuto applicare il concetto di offesa reciproca o di provocazione che escludono automaticamente il reato di inguiria da ambo le parti, ma se lei la insultato in altra sede pensando che lui non lo potesse venire a sapere e non limitandosi solo a offese ma anche a "immagini denigratorie" non è più applicabile il concetto.
Riguardo ai commenti dipende dalla natura del commento stesso, indubbiamente se si tratta di qualcosa di diffamante e si clicca su mi piace, allora significa che si è postato a tutti i propri contatti quel contenuto dicendo che si è d'accordo quindi si è coopartecipi nella diffamazione, se invece si scrive qualcosa del genere "non se sono d'accordo con te" o un semplice "ha ha" difficilmente si può ascrivere come reato.
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Mah, c'è poco da confortare. Da quello che leggo c'è da entrambe le parti diffamazione aggravata e violazione della privacy.
Il fatto che i contenuti siano stati rimossi non vuol dire nulla, bastano gli screenshots (se fatti nel modo giusto) a provare il reato.
E' difficile suggerire qualche comportamento in questi casi. La cosa migliore sarebbe per entrambi rimuovere tutto e lasciar correre, visto che entrambi hanno da perdere (potrebbero essere condannati entrambi), ma c'è il rischio che uno lasci correre e l'altro no, così solo uno dei due va a giudizio per il reato, e l'altra se la scampa. Il fatto poi di dimostrare in giudizio che si tratta di reati commessi da entrambi non cambia la sostanza se poi il procedimento è solo contro di uno di loro.
A parte l'ovvio suggerimento di rivolgersi ad un legale per una disamina completa e circostanziata della situazione, al momento non posso suggerire altro che rimuovere tutti i contenuti relativi all'altra persona, e nel contempo realizzare screenshots (+ copia sorgente delle pagine con indicazione di data ed ora, browser ecc...) dei contenuti dell'altro ancora online. In caso di eventuale querela dell'altro così c'è la possibilità di presentare al PM procedente la documentazione per mostrare la reale situazione. In tal caso sarebbe stesso il PM a spingere per una bonaria composizione della vicenda, piuttosto che dover eventualmente procedere contro entrambi.
Si tratta di scelte della parte, da fare col consiglio di un legale.
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vi ringrazio per le delucidazioni esaurienti
ad oggi,sono passati 20 giorni dalla presunta minaccia di querela,ma la mia amica non ha ancora ricevuto notifiche o visite della polizia postale, e si chiedeva se i tempi lunghi sono così normali,oppure può mettersi l'anima in pace,nel senso di considerare chiusa la questione
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20 giorni? E' possibile che abbia contezza della eventuale denuncia a distanza anche di mesi (o anni) dal fatto.
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non saprei,siccome so per certo che ha un genitore avvocato,pensavo che la cosa sarebbe stata rapida
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Non mi stupisco più di nulla, ma generalmente ci vuole molto, molto più tempo.
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capisco...comunque grazie mille,davvero