• User Newbie

    Forfettone per geometra libero professionista

    Buongiorno, è la prima discussione che apro su questo forum, ma vi leggo da parecchio tempo e volevo farVi i complimenti!;)
    Sono un geometra di 25 anni attualmente assunto con un contratto a progetto a ? 1200 al mese con scadenza in data 31-12-2009, il mio datore mi ha proposto di aprire partita iva per collaborare con l' impresa fatturando le mie prestazioni (ho regolarmente sostenuto l' esame di abilitazione alla libera professione) e mi sono informato sul web per i vari regimi contabili da adottare (anche se non mi è tutto chiaro).
    Nella mia situazione adotterei il regime del forfettone in quanto non penso di superare un fatturato di 30.000 ? annui, ma il mio datore ha detto che il suo commercialista ha affermato che io non posso rientare in questo regime in quanto mi dovrei iscrivere alla cassa geometri e questo andrebbe a "cozzare" con la percentuale del 20% di tasse da pagare con il forfettone (secondo me è completamente errato in quanto il 20% non comprende la quota INPS, o sbaglio?, ma sostituisce l IRPEF l' IRAP ecc).
    Nel mio caso l' INPS non è dovuta, o meglio è quella quota che pago annualmente alla Cassa Geometri ( 4% contributo integrativo e 10,50% (con riduzioni per i primi 5 anni) di contributo soggettivo) Giusto?
    A questo punto mi ha indicato la strada del regime ordinario, ma mi sembra un pò ardua...:o
    Facciamo un esempio:

    Regime contribuenti minimi o forfettone:
    Reddito annuo ? 22.500,00
    20% del reddito ? 4.500,00
    Reddito netto ? 18.000
    Non indico in questo calcolo i contributi dovuti alla cassa geometri e all' albo dei geometri in quanto sarebbero cmq gli stessi per entrambi i regimi.

    Regime ordinario:
    Reddito annuo 22.500,00
    IRAP, IRPEF ecc. ?????

    Sapreste indicarmi un prospetto di spese per il regime ordinario?

    Grazie in anticipo per le Vostre risposte!!


  • Consiglio Direttivo

    Ciao F.traba e Benvenuto nel Forum GT.
    Non vedo perchè tu, Geometra, non possa accedere al regime dei contribuenti minimi. Aprirai la tua partita iva, ti iscriverai alla cassa geometri (tra l'altro più conveniente rispetto alla gestione separata inps) e potrai cominciare tranquillamente ad esercitare come geometra.

    Un dubbio potrebbe venire con il regime agevolato, se la tua attività costituisce prosecuzione di un'attività precedente, ma con il regime dei minimi non c'è nessun problema. 😉


  • User Attivo

    Concordo con lorenzo-74. Nessun problema con il regime dei contribuenti minimi. Con il regime ordinario l'aliquota media salirebbe al di sopra del 20% e pagheresti, senza tener conto di eventuali detrazioni, più di € 5.000,00.


  • User Newbie

    Grazie per le celeri risposte, in effetti questa affermazione del commercialista non mi sembrava molto sensata!
    A questo punto, però, una domanda mi sorge spontanea, ma per il mio datore di lavoro cosa cambierebbe se io fatturassi con "forfettone" o con "regime ordinario"? Non è che con il secondo regime avrebbe la possibilità di scaricare maggiormente? In poche parole a lui con quale regime costerei meno?

    Vorrei chiedervi se questo specchietto che mi sono fatto per il calcolo del netto potrebbe andare:
    Con Forfettone*
    *Imponibile € 20.000,00 (cifra tonda per semplificare i calcoli)
    20% di tasse € 4.000,00
    Alla cassa Geometri:
    Contributo Soggettivo 10.50% dell' imponibile (per i primi 2 anni 1/4 - dal 3° al 5° anno 1/2) quindi € 525,00
    Contributo integrativo 4% (da inserire in ogni fattura) cmq in generale € 800,00
    Collegio Geometri annuale € 270,00
    Cassa Geometri annuale € 150,00
    Retribuzione netta annua € 14.255,00

    Potrebbe essere giusto? Se invece si parlasse di regime ordinario con lo stesso imponibile quale sarebbe la retribuzione netta?

    Grazie ancora!


  • User Newbie

    Buongiorno a tutti, volevo augurare a tutti un felice anno nuovo! Grazie:ciauz:


  • User Newbie

    Buongiorno, avrei un altro quesito da porVi sempre in riferimento alla fatturazione come contribuente minimo, non so se sarebbe meglio aprire un'altra discussione, cmq inizio a postarla qui...:?

    Se io fatturo ad un' impresa che ha partita iva devo inserire la ritenuta d'acconto pari al 20% dell' intera fattura (compreso anche la quota alla cassa del 4%), questo 20% viene versato direttamente dall' impresa all'Agenzia delle Entrate, però visto che le tasse che devo pagare io annualmente con il forfettone sono pari al 20%, la ritenuta d' acconto le copre già interamente? Quando vado a pagare le tasse dovrei quindi pagare 0 ? oppure dovrei pagare cmq quello dovuto che poi mi verrà rimborsato?
    Questo passaggio proprio non riesco a capirlo, spero mi possiate aiutare!:x

    Grazie


  • User Attivo

    Non pagherà nulla. La ritenuta d'acconto rappresenta un credito che lei vanta nei confronti dello stato.


  • User Newbie

    Ok, quindi se io avessi solo clienti che possiedono Partita Iva alla fine dell'anno non dovrei pagare niente all' Agenzia delle Entrate, mentre se avessi anche clienti privati dovrei pagare solo le tasse (20%) riferite alle fatture emesse a questi ultimi, giusto? :mmm:
    Mi era sorto il dubbio perchè leggendo in internet la ritenuta d' acconto è indicata come un problema del forfettone in quanto si andrebbe sempre a credito nei confronti dello Stato e questo denaro si recupererebbe solo dopo 4 o 5 anni.
    Grazie ancora


  • User Newbie

    Buongiorno a tutti...avrei un' ultima domanda da porVi!
    Parlando con il commercialista del "Forfettone" mi ha prospettato un suo onorario annuo di circa 500 ? per tenute contabili e dichiarazioni varie. Ma alla fine dei conti il commercialista con questo regime fiscale cosa deve fare? Dovrebbe solo fare la dichiarazione dei redditi o anche altre operazioni?
    Grazie ancora di tutto...:ciauz:


  • User Attivo

    Solo dichiarazione fiscale. E' previsto l'esonero da tutti gli adempimenti Iva.


  • Super User

    Il commercialista è pagato anche per tenersi a tua disposizione tutto l'anno, per aiutarti ogni volta che hai dubbi, per suggerirti cosa scaricare e come...
    A questo si aggiungono i modelli F24, il modello 770 e gli altri adempimenti del sostituto d'imposta nonchè gli adempimenti per le eventuali operazioni intracomunitarie, le variazioni dati della partita IVA, la verifica che ci siano i requisiti per aderire e poi mantenerti nel regime dei minimi, e forse qualcos'altro che ora mi sfugge.
    Insomma, cinquecento euro sono un prezzo onesto, a mio giudizio.


  • User Newbie

    Buongiorno e grazie a entrambi per le risposte!
    In effetti se il commercialista dovesse effettuare le operazioni indicate gentilmente da OEJ, i 500 ? non sarebbero sicuramente tanti, anzi! D' altra parte, però, se io non dovessi effettuare gli adempimenti del sostituto d'imposta, gli adempimenti per le eventuali operazioni intracomunitarie e le variazioni dati della partita IVA, mi sembrano un pò troppi. Dal mio punto di vista, poi magari mi sbaglierò (senza il magari:D), per chi rientra nel regime dei contribuenti minimi, sarebbe meglio pattuire un compenso per ogni possibile operazione che potrà andare ad effetuare il commercailista ( es. variazione dati P.I. ? 100, mod. F24 30 ? ecc, ho messo cifre a caso non ne ho proprio idea ).
    Grazie ancora saluti