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    • D
      dafne84 User Attivo • 28 mar 2008, 22:51 ultima modifica di

      Amare..diritto di tutti!

      Senescenza giovanile

      è puerile il dolore che riesuma gli acciacchi del cuore in età senile,
      piacevole e inusuale come neve a primavera.
      I movimenti rallentati del tempo
      esattore del suo passo
      possono rendere impacciati i suoni, ora stridenti ma melodicamente veri.
      Impietrirsi per depistare, non scoraggia l'udito nel suo atto di sentire.
      Annebbiare la vista lucida e cosciente del suo raggio d'azione
      è un temporaneo sedativo dell'età adulta,
      rinunciare è un frutto acerbo tarlato dal principio.

      A voi la volontà di comprenderla, a me il piacere del vostro giudizio

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      • S
        stefano.starano User Attivo • 29 mar 2008, 09:29 ultima modifica di

        Nel tuo "Senescenza giovanile" c'è un aspetto inquietante: la gioventù che si fa vecchia, o meglio, che "è" vecchia prima del suo tempo. Questo credo di aver capito (non sono bravo in posia).
        In realtà la faccenda sta proprio così come tu la descrivi, ed è questo l'aspetto inquietante a cui mi riferivo all'inizio.
        Già, «rinunciare è un frutto acerbo tarlato dal principio.»
        Stefano

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        • andrez
          andrez Super User • 29 mar 2008, 12:27 ultima modifica di

          Mi sembra che tratti della rinuncia di chi anziano tenta di non ascoltare ferite ritenute giovanili preferendo ad esse la pietrificazione. :smile5:

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          • S
            stefano.starano User Attivo • 29 mar 2008, 15:13 ultima modifica di

            In realtà non mi intendo molto di versi.
            Mi farebbe piacere che Dafne84 ci desse la sua interpretazione, se vuole.

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            • D
              dafne84 User Attivo • 30 mar 2008, 18:02 ultima modifica di

              Ciao, la poesia può essere interpretata in diversi modi...e questo è il bello!
              Ciò che cercavo di trasmettere è il rapporto conflittuale che crea l'amore quando non si è più giovani..come diceva il saggio Pascal: l'amore conosce ragioni sconosciute alla ragione stessa. L'ultimo verso doveva rimandare al titolo ossimorico (l'acerbo tipico del frutto ancora giovane e l'ottusità della vecchiaia).
              Dafne

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              • S
                stefano.starano User Attivo • 1 apr 2008, 09:57 ultima modifica di

                «Il conflitto che genera l'amore quando non si è più giovani...»
                Quando si è "anziani" ci si può innamorare ancora? Molte coppie o persone sole farebbero pensare di sì. In realtà bisognerebbe conoscere i veri motivi di certi matrimoni o convivenza.
                Io però dieri di sì, molto raramente o meno, sì.
                Io ho 54 anni...

                «... l'acerbo tipico del frutto ancora giovane e l'ottusità della vecchiaia...»
                Una giovane esuberante e immatura, inesperta... quale migliore accoppiata con un esperto e sapiente vecchio?

                Non so se questa poesia sia triste accettazione della realtà o sogno.
                Non so se vuole essere una dissuasione dalla possibilità di vita anche in un anziano o un incoraggiamento ad un cambiamento possibile e doveroso sempre, a qualsiasi età.

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