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Vendita di links
Inizio qui una discussione che, forse, potrebbe venire utile a tutti noi.
E' lecito o meno secondo voi VENDERE dosi massicce di Link come quello che fa una nota società USA ? e poi che senso ha farlare di Free for all se poi i motori questi link li seguono e li utilizzano come BL ?
Ma allora ha senso fare BL tematici oppure no ? insomma , diciamola chiaramente, che cosa ci quadagno io a rispettare le REGOLE di gioco imposte dai motori se poi TUTTI (anche il mio competitor ) utilizza tecniche di puro SPAMMING ?Ecco, vorrei sapere come la pensate voi
Ora di leggervi numerosi
SEO
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@SEO said:
insomma , diciamola chiaramente, che cosa ci quadagno io a rispettare le REGOLE di gioco imposte dai motori se poi TUTTI (anche il mio competitor ) utilizza tecniche di puro SPAMMING ?
Lo spam funziona.
Il posizionamento senza spam funziona.
Ognuno decide in base al tipo di attività da promuovere e in funzione di quanto è disposto a rischiare.
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A mio avviso Internet rappresenta la forma di progresso più maestosa che esista.
E' un servizio di comunicazione all'umanità.
Lo spamming deve essere assolutamente eliminato: pensate a qualcuno che cerca informazioni su centri di cura, ed altre cose simili.
Chi fa questo genere di servizi potrà garantire successi a breve termine.
Asintoticamente i motori scoveranno qualsiasi forma di spam.
Non è che chi scrive sia un santarellino da questo punto di vista, anzi!
Dico solo che è giusto che i motori filtrino in maniera migliore possibile tutte le informazioni migliori.
Se vendi vino, o falli di gomma, spamma pure amico mio, anche se non bisogna lamentarsi poi se il motore ti penalizza o ti banna.
Ma se i siti sono su argomenti più seri, NON SPAMMARE AFFATTO.
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@LowLevel said:
Lo spam funziona.
Il posizionamento senza spam funziona.
Ognuno decide in base al tipo di attività da promuovere e in funzione di quanto è disposto a rischiare.
So Ok, però allora mi domando
che senso hanno i vari FORUM tipo questo o altri nel mondo e parlare di strategie, calcoli complicati di PR , BL e altre diavolerie di posizionamento se poi alla fine basta SMAMMARE e il gioco è fatto ?Come lo spieghi Low ?
SEO
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@SEO said:
se poi alla fine basta SMAMMARE e il gioco è fatto ?
Anche lo spam richiede studio e applicazione, sopratutto quando viene fatto ad alti livelli e c'è molta competizione tra gli spammer.
Esiste questa concezione dello spam come se fosse un "trucco facile", che non richieda applicazione. Non c'è nulla di facile, né nel posizionamento semplice né nello spamming. Tutto richiede energia, investimenti, tempo.
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@SEO said:
che senso hanno i vari FORUM tipo questo o altri nel mondo e parlare di strategie, calcoli complicati di PR , BL e altre diavolerie di posizionamento se poi alla fine basta SMAMMARE e il gioco è fatto
Anche se fai un sito senza briciolo di spam, ci sono delle linee guida da seguire. I webmaster che ignorano i motori di ricerca, anche se fanno siti bellissimi e completi sono comunque svantaggiati senza i vari rudimenti sui motori.
Ed anche se non te ne rendi conto, stai acquisendo delle informazioni che tu dai per scontato, ma che non lo sono affatto credimi.
Io sono un ingegnere informatico, scarsissimo come conoscenze. Di tutti i miei colleghi all'università, tutti blasonatissimi programmatori, espertoni in materia di informatica che mi stracciano letteralmente, ero e sono L'UNICO addirittura, su 50 persone circa del mio bacino di conoscenze a conoscere, e sottolineo CONOSCERE e basta, il mondo dei motori di ricerca.
Non sottovalutate questa cosa!
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@LowLevel said:
Anche lo spam richiede studio e applicazione, sopratutto quando viene fatto ad alti livelli e c'è molta competizione tra gli spammer.
Confermo.
Io sono uno di quelli che crea contenuti "buoni" ma se posso spammo come un disperato.
Due anni e mezzo fa quando ero all'apice della mia carriera di spammer sui motori combinavo di quelle cose incredibili.
Ora in Italia so che c'è un ragazzo molto bravo che fa anche lui spamming ed è veramente un genio.
Spammare comunque richiede investimenti non da poco (per compare link, domini vecchi ecc) e capacità di saper resistere psicologicamente ad un ban dello zio Google.
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Low ha centrato in pieno il nocciolo della questione....spammare non è un'attività semplice....
i top spammer USA sono gente con i controattributi che studiano il doppio dei SEO....io facevo spam su google fino a bourbon e ho resistito alla prima fase dell'aggiornamento poi sono stato spazzato via senza pietà e non usavo tecniche di spamming "casalinghe"....
il SEO ha una soglia da superare oltre la quale il motore comincerà a dare un buon ranking ai documenti proposti, lo spammer ha due soglie, una inferiore e l'altra superiore oltre la quale il motore accende la lucetta rossa e capisce che qualcosa non va....
MSN per esempio la lucetta rossa l'accende molto poco e questo lo rende una pacchia per gli spammer ma google e yahoo fanno sul serio e danno botte da orbi a chi spamma.....
personalmente ritengo che l'attività di spamming sia molto stressante oggi giorno, soprattutto da quando google ha preso a cambiare algoritmi ogni 3-4 mesi....
lo spammer ha poco tempo quindi per studiare, capire e agire altrimenti sei fuori...può capitare di sgobbare come un mulo per capire come posizionare bene un sito e vedere che tutto il tuo lavoro dura si e no 2 settimane....
è questa la vita dello spammer....sinceramente preferisco i metodi onesti, ci guadagni in termini di stress
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Si, perfettamente daccordo con voi.
Ma quello che volevo portare in discussione era il fatto che questa spasmodica ricerca dell'essere primo costi quel che costi è a tutto a discaipito ,penso, dell'utenza internet che sempre più fa utilizzo di artifizi vari (leggi proliferare di software blocca popup ecc.) al solo scopo di tentare (ahimè abbastanza in vano) di arginare questa PIAGA DEL FARE WEB MARKETING, si perchè anche se di SPAM si tratta anche attraverso questo strumento si può fare web marketing ?!? Parafrasando qualcuno più importante certamente di me PARLATENE BENE, PARLATENE MALE MA PARLATENE.
Come detto da qualcuno, dietro c'è uno studio e una ricerca al solo scopo di essere un passo avanti ai motori . Non dimentichiamoci che sotto che un software che scansiona la rete e quindi non immune da bachi.(o buchi)
Ma allora, che fine ha fatto il tanto famigerato THRUST RANK di Google?A voi la discussione.
SEO
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Abbiamo affrontato + volte questo tipo di argomenti ed è sempre venuto fuori che non esiste il buono o il cattivo in questo settore, o almeno idealmente, chi fà spam o utilizza trucchetti per salire se ci riesce non è altro che una persona da ammirarare xchè ha studiando più degli altri ed ha trovato il modo per essere + avanti... certo eticamente non sarà il più considerato e non credo che gli possa andare sempre bene. Per quanto mi riguarda preferisco non utilizzare questo tipo di tecniche, troppo spesso ingannevoli, ma allo stesso tempo non mi sento di condannarle. Al contrario sono assolutamente in disaccordo con chi vende o pubblicizza centinaia di link verso siti altrui con la promessa di alti accessi da parte dell 'utenza... non solo sono delle bufale clamorose, ma portano con se molti rischi di ban del sito come Google stesso ci ha sempre avvertito..Se vuoi un consiglio fai ciò che ritieni sia a te + utile, ma ricordati quello che ti sudi oggi domani sicuramente ti ripagherà con molte + soddisfazioni e non correre dietro a facili promesse, il mondo SEO come lo intendiamo su questo forum è ben diverso!
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ti rispondo con un caso realmente successo anni fa.
Un'azienda americana (non ricordo il nome), grazie al suo forte pr8 vendeva link a caro prezzo da usare al posizionamento.
Come risposta Google gli ha abbassato "manualmente" il pr da 8 a 4!
La società ebbe il barbaro coraggio di citare Google in giudizio.
Risultato: vinse Google.
Il verdetto (a mio avviso scontato e correttissimo) è stato: google offre un servizio e decide autonomamente cosa fare in qualsiasi cosa riguardi il servio erogato.
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@gasmor said:
Il verdetto (a mio avviso scontato e correttissimo) è stato: google offre un servizio e decide autonomamente cosa fare in qualsiasi cosa riguardi il servio erogato.
Io non ho mai sentito parlare di questa causa, se mi dai qualche info in più, anche in privato ti ringrazio perché mi interessa.
Purtroppo per Google però, non è che siccome offre un servizio può fare qualsiasi cosa riguardo il servizio erogato. So che sembra strano ma un colosso come Google non può permettersi di fare qualunque cosa solo perché offre un servizio e lui decide cosa fare e cosa non fare.
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è una causa di parecchi anni fa....un grosso sito web si mise a vendere link a tutto spiano e google gli abbassò il PR.....
cmq nonostante google sia un colosso è cmq un'azienda privata....è come imporre a Mediaset di trasmettere guerre stellari solo perchè è un colosso anche se guerre stellari non fa audience...
la realtà è che il db è loro e ci fanno quello che gli pare e piace....del resto noi webmaster mica firmiamo un contratto in cui google si impegna a farci stare al top....quello si chiama adwords...
dal punto di vista legale non fa una grinza il loro ragionamento...certo è che potrebbero perderci in termini di immagine ma non mi pare sia ancora accaduto
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Si tratta del caso http://www.searchking.com/ , un caso che mi interessa moltissimo perché è stato una sorta di pietra angolare delle strategie di Google nella lotta alla vendita dei link.
Intanto precisiamo una cosa: SearchKing era una directory importantissima ed era pure considerata un potenziale concorrente di Yahoo! Directory (in tempi in cui Yahoo era quasi esclusivamente una directory, cioè tempi lontanissimi). Quel sito, che ora ha PR0, continua ad avere link pesantissimi come http://dmoz.org/awards/ .
I termini della questione sono questi: aveva PR8 e, come è già stato detto da Paolino, si mise a vendere link a tutto spiano.
Lo fece, oltretutto, mettendo un "cartello" che spiegava che comprare link lì era una cosa intelligente soprattutto perché passando PR si sarebbe saliti su Google (e pensavano che Google stesso non reagisse ).
Google fece una cosa molto diversa da ciò che fa oggi: gli abbassò manualmente il PR da 8 a 4.
SearchKing gli intentò una causa legale che, ovviamente, perse. Ma fu significativo, soprattutto, il modo in cui Google vinse.
La tesi difensiva di Google, infatti, non fu: "stavano, di fatto, spammando e dovevano difenderci", fu invece tutta incentrata su "il PR che attribuiamo ed i risultati di ricerca che mettiamo **are only our opionions **ed abbiamo diritto di avere nostre opinioni sui contenuti di Internet, se c'è qualcuno che le considera valide usi il nostro servizio di ricerca, altrimenti non lo faccia".
Io considero quella vicenda un punto essenziale delle strategie di Google perché non puntarono a vincere, puntarono a stravincere creandosi un fortissimo precedente legale da poter sfruttare allegramente in seguito.
Per la cronaca, Google stravinse quella causa e, tanto per non infierire, mise in chiaro le cose riabbassando (come si vede anche adesso) ulteriormente il PR da 4 a zero .
Quando dico che oggi si comporta in maniera diversa lo faccio per evidenziare che, mentre la pratica della compravendita dei link è sempre stata fortissimamente deprecata e combattuta da Google (e sarebbe bizzarro il contrario, visto che non solo è un modo per cercare di alterargli i risultati di ricerca, ma è un fiume di denaro che potrebbe andare ad AdWords), ora non intervengono sul PR.
Non si sono messi a bannare W3.org (anche se legalmente avrebbero sicuramente vinto) per quella sezioncina a PR9 in cui si sono messi a vendere link, ma si sono limitati a sterilizzarli, facendo in modo che fossero soldi buttati via. Su W3.org la questione potrebbe essere allargata al fatto che questi ultimi si sono messi a leccare Google mettendo il loro search box, ma è una questione che porterebbe fuori tema.Il tema è che oggi non modifica il PR (lasciando a parte la questione di ciò che mostra la toolbar).
Quando ha sterilizzato i link venduti da **http://www.phpbb.**com (è intervenuto sul sito, non sulla board) non ha abbassato il PR del sito che vende i link e fa apparire il PR "aggiuntivo" nella toolbar che passa sui siti acquirenti, peccato che la sterilizzazione faccia si che non salgano nelle ricerche .
Continuo ad usare il verbo sterilizzare perché non è che siano penalizzati, semplicemente quei link non vengono contati nel posizionamento, come si vede da altri casi come http://www.linux.org/ .
All'inizio mi sembrava curioso perché la logica battagliera del caso SearchKing mi sembrava volta a dire: "se cerchi di fottermi, ti abbatto, punto".
Comportandosi come si comporta, invece, è molto più perfido perché se prendiamo i siti principali italiani che vendono link come http://www.html.it/ , http://www.vnunet.it/ , http://www.programmi.com/ eccetera la questione è: li calcolano o no?
Se Google desse coordinate certe sul fatto che siano calcolati o meno direbbe: "se vuoi fottermi ti dico per certo dove puoi farlo", così invece devi tirare ad indovinare.
Caso di scuola: prendiamo http://www.ingegneriagestionale.com/ (non entro assolutamente nelle polemiche che lo riguardano per atteggiamenti scorretti negli scambi link) che era al primo posto su Google con http://www.google.it/search?sourceid=navclient&aq=t&hl=it&ie=UTF-8&rls=GGLJ,GGLJ:2006-42,GGLJ:it&q=ingegneria+gestionale** prima** di buttarsi a comprare link, ne beneficia o no di quelli che compra e che cerca di spacciare a Google come buoni?
A naso no, anche per la distanza tematica fra link comprati e sito acquirente. Inoltre era un sito molto solido nel suo settore e non riesco a vedere questi benefici, ma non è che sia così facile esserne sicuri.
Se penalizzasse i siti che fanno compravendite si capirebbe subito dove si può comprare e dove no.Così ti dice: prova pure ad ingannarmi, mica è escluso che tu ci riesca, **ma se non ci riesci non ti darò per un bel pezzo coordinate per capire che non ci stai riuscendo e te la farò pagare talmente cara e talmente a lungo che la prossima volta che hai soldi da spendere ti sbracioli direttamente per terra per chiedermi di fare AdWords. **
A me sembra deliziosamente perfido .
Oltretutto, al di là dell'acquisto diretto, l'attività dei SEO è in parte fatta dalla vendita di link dai loro siti.
Come fai a sapere che non sono flaggati e, anche se non lo fossero attualmente, come fai a sapere che non lo saranno?
Il messaggio che a mio modestissimo avviso viene mandato è: AdWords è sicuro, negli altri casi tenti la fortuna.
Ripeto: a me sembra deliziosamente perfido .
Vorrei non aver venduto anzitempo le sue azioni (anche se è stata una bella corsa lo stesso ).
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Certo che è uno stress spammare, ogni volta che si perdono posizioni subentra l'incubo del dubbio di esser stati scoperti o se la causa è un altra; se si è fatta tanta fatica per niente o se la saccoccia si riempirà per qualche altro mesetto
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@SEO said:
Inizio qui una discussione che, forse, potrebbe venire utile a tutti noi.
E' lecito o meno secondo voi VENDERE dosi massicce di Link come quello che fa una nota società USA ? e poi che senso ha farlare di Free for all se poi i motori questi link li seguono e li utilizzano come BL ?
Ma allora ha senso fare BL tematici oppure no ? insomma , diciamola chiaramente, che cosa ci quadagno io a rispettare le REGOLE di gioco imposte dai motori se poi TUTTI (anche il mio competitor ) utilizza tecniche di puro SPAMMING ?Ecco, vorrei sapere come la pensate voi
Ora di leggervi numerosi
SEO
Io mi associo a quelli che non giudicano l'acquisto o la vendita di link.
Internet e' oramai diventata una grandissima risorsa da un lato ma un susseguirsi di migliai anzi di milioni di domini che spesso trattano lo stesso genere di argomenti (vedi turismo)
Cosa deve fare quindi un webmaster che decide di far conoscere il proprio sito? (A parte tutto quello che gia' fa un SEO corretto)
I back link sappiamo benissimo che sono rarissimi da ottenere e quelli a tema poi...
Se un webmaster trova una risorsa utile spesso non la segnala perche' non vuole DISTRIBUIRE IL SUO PR E FARLO USCIRE.
Molti infatti (anzi direi quasi tutti) usano il NOFOLLOW oppure non linkano la risorsa oppure scrivono "miositopuntocom"
Questo non e' molto etico, eppure...
Quindi la vendita di BACK LINK puo' essere un'ottima cosa a patto che non venga pubblicizzata (come ha fatto il sito che avete menzionato)
Se io contatto tizio in privato e gli propongo a pagamento di inserire un mio link nessuno sapra' mai se quel link e sincero o artificioso.
Se tizio pubblicizza la sua vendita di link mettendo 50 back link esterni per pagina allora e' un altro discorso.
L'ominio di GG(esempio) potrebbe leggere un suo annuncio e bloccare "la forza" che tizio spinge verso di me.
Io non lo vedo un mondo dove solo 1000 siti hanno il dominio e gli altri devono accontentarsi delle briciole.
E neppure google vuole un mondo cosi'.
Fare le cose con criterio senza sbandierare nulla ma lavorando in sordina.
(io contatto tizio e pago per un mio link sul suo sito)Dal mio punto di vista io AZZEREREI totalmente sia il PR che il trustrank perche' non sara' mai possibile ottenere un risultato meritato.
IL REGIME DI MERITOCRAZIA puo' esserci invece per quanto rigarda i FORUM(Ad esempio)
Se io scrivo spesso in un forum MODERATO(oramai il 99 % lo sono) e contribuisco alla salvaguardia e allo sviluppo dello stesso,aiutando magari altri utenti in difficolta' con problemi di varia natura sono gia' PARTE DI UN ORGANIGRAMMA che dovrebbe accumulare MERITO.
Dovrebbe quindi esserci un modo per valutare molto di piu' ad esempio le SIGNATURE.
Questo perche' se sono uno spammer non contribuiro' al forum e verro' bannato.
Se sono un utente che aiuta il prossimo e fornisco input al forum MERITA di essere ri-valutato positivamente anche dai motori che dovrebbero dare piu' forza agli eventuali link in firma della persona stessa.
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Non ho giudicato la pratica della compravendita di link, ho ricordato che è assolutamente deprecata da zio GG e ne ho evidenziato la difficoltà a renderla una pratica conveniente.
Ricordo però tre ovvietà:A) Se c'è qualcuno che li vende evidentemente prima qualcun'altro che lo linkava lo ha trovato (il fatto stesso che ci sia chi li vende dopo averne avuti di "puri" certifica che è possibile averne), il classico cane che si morde la coda.
B) Tutto è in proporzione: se c'è meno voglia di linkare rispetto alla nascita della Rete vuol dire che anche i concorrenti riceveranno in proporzione meno link, quindi per superarli te ne servono di meno. Alla fin fine, ed in proporzione, non cambia assolutamente niente. Un sito che nella sua categoria svetta lo fa comunque.
C) Se c'è un posto meritocratico è proprio la Rete, siamo un paese che per evoluzione dei ceti rispetto a quelli dei propri genitori è messo peggio solo dell'India. In Rete, almeno quando si parte, le differenze ci sono sempre ma è difficilissimo trovare un luogo in cui siano altrettanto marginali.Inoltre ZioJo ha colto la questione principale che è quella dello stress. A cui si aggiunge che questo tipo di spam aggiunge un'ulteriore variabile: quella dei costi.
Prima ti facevi una montagna di seghe mentali ma male male avevi sprecato una montagna di lavoro, ora oltre a quello (che è la cosa più importante) ci rimetti pure in senso stretto.
Sarà anche una stravaganza mia, ma non mi pare esattamente la stessa cosa.P.S.
Se un webmaster trova una risorsa utile spesso non la segnala perche' non vuole DISTRIBUIRE IL SUO PR E FARLO USCIRE.
Molti infatti (anzi direi quasi tutti) usano il NOFOLLOW
Dai per scontato che se usi i nofollow il PR si distribuisca nelle proprie pagine interne come se quei link non ci fossero proprio (ed un conto è quello che dice la barretta verde, un conto è la "forza" che gli viene passata).....