• User

    Sarei anche io in effetti curioso di sapere come si sono evolute le questioni a distanza di ormai diverso tempo.
    Anche perché non mi sembrano cause che vengano presentate molto spesso, almeno non sono riuscito a trovare precedenti online.
    Come si dimostra in tribunale una cosa così? in quale tribunale? Si porta uno screenshot del sito quando ancora conteneva la foto incriminante? Nessuno screenshot reggerebbe una perizia "anti contraffazione", non sarebbe possibile dimostrarne l'autenticità ne la falsità, e i moventi per la contraffazione vi sarebbero.
    Se in caso di condanna non si pagasse quanto dovuto, per 3000€ si metterebbero a fare una causa di recupero crediti internazionale? Quando questa cifra non sarà corrisposta sarà un tribunale Italiano a disporre il sequestro di conti (ed esagerando un po' i mobili 😂) per conto di uno stato estero? Credo sia anche obbligatorio un tentativo di conciliazione di persona prima del processo, dovrebbero mandare un rappresentante in Italia...

    Parlo "per ignoranza" sia chiaro, la risposta a queste domande potrebbe anche essere semplicemente "si", tuttavia mi sembra molto insolito, rischioso e costoso.


  • User

    @luca-giovanardi In attesa della risposta di qualcuno che ci è passato in prima persona il mio consiglio è sempre lo stesso: Tecnica dell'armadillo.

    Fai sparire l'immagine dal sito e metticene un'altra (non far sparire la pagina o l'imagebox), cancella le loro mail senza rispondere.

    Una mail (soprattutto senza risposta) non ha valore legale, non se ne può dimostrare la consegna. E almeno ché non abbiano fatto validare un qualche loro screenshot da un notaio (o tramite perizia di professionista correttamente abilitato) anche quello è carta straccia nell'ambito di un processo civile.

    Finché non mandano una PEC o una raccomandata A/R stanno solo giocando.


  • User

    @mpmisco in riferimento ai siti che fanno snapshot inalterabili, dici che nell'ambito di un processo verrebbe ammessa come prova qualche snapshot fatto da un'azienda terza, estera e privata che non è sorvegliata da nessun organo internazionale o italiano? Sopratutto senza che questa rilasci una dichiarazione specifica, timbrata e firmata, in cui si assumono le responsabilità per ciò che detengono online.

    Non dico di no, dico solo che sarebbe molto strano da formalizzare... Sarebbe bello chiedere chiarimenti a qualcuno esperto del settore.


  • User

    Non saprei... Dovrebbero essere radicati esperti di diritto di tutte le nazioni al mondo o quasi... Mi piacerebbe davvero leggere, se esistono, sentenze italiane di questa precisa fattispecie.


  • User

    Buonasera a tutti, sono l'autore che ha aperto questa discussione e mi fa impressione constatare come l'argomento esca fuori periodicamente, sempre con le stesse modalità.
    Come ho già ripetuto molte volte, io scelsi di fare una transazione tramite il mio avvocato, in quanto si reputò che ci fossero seri rischi di uno strascico lungo e costoso. La controparte accettò l'offerta a ribasso senza rilanciare e non li ho più sentiti, comunque mi feci rilasciare una liberatoria firmata.
    Nel mio caso trovai in vendita i diritti della foto a prezzi modesti e questo sicuramente ha giovato.

    Sarebbe utile avere feedback da parte di chi ha resistito, per capire se davvero vanno in fondo o meno.