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associazione di professionisti, sas, snc o altro?
Buongiorno.
Insieme a due colleghi traduttori avremmo intenzione di aprire una agenzia di traduzioni. A tale riguardo avrei tre domande.-
Tra le varie forme legali per questa agenzia, la migliore ci sembrerebbe quella di una Associazione tra professionisti. Il problema è che possono costituirla solo professionisti che esercitano attività per le quali esistono degli albi o degli ordini professionali (articolo 1 della legge 23 novembre 1939, n. 1815). Non esistendo un albo degli interpreti e traduttori, non potremmo rientrare nella categoria. Ma legge di riferimento è ancora valida o ne esistono di successive che modificano la situazione? Cosa introducono la Bersani I e II? Rispetto alla sas e alla snc, preferiremmo questa forma perché i costi di apertura e gestione (notaio e avvocato) sarebbero ridotti.
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Un altro problema è il seguente. Uno dei colleghi ha una partita Iva per attività di tipo differente, un altro ne ha una specifica per l'attività di traduttore, un terzo non la ha proprio. Come dovremmo regolarci una volta aperta una p. Iva comune della Associazione/Società? Chi dei soci è in possesso di una p. Iva propria deve necessariamente chiuderla? Questo riguarda solo il collega che già la usa per la sua attività di traduttore, che coincide con l'attività della futura agenzia, o anche l'altro?
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Se in futuro volessimo passare a una sas o snc, i costi della trasformazione eterogenea sarebbero elevati? Non converrebbe aprire subito una sas o una snc?
Ringrazio per qualunque consiglio o indicazione vogliate darmi.
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Aggiungo una quarta domanda (scusate ma come si vede non ho le idee chiare). Se uno dei tre colleghi decidesse in futuro di uscire dall'agenzia o gli altri due decidessero che sono insorte incompatibilità tali da non poter continuare l'attività insieme al terzo, come dovremmo regolarci? Dovremmo andare dal notaio e far modificare l'atto di costituzione? Chi dovrebbe pagarne i costi?
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Ciao franceschino, ti posso dare il mio consiglio su come operare: apritevi una partita iva a testa, se le cose vanno bene tra un anno o due allora potete costiture una società; se già ora pensi di come liberarti di un socio meglio limitare al minimo i problemi.
Rispondendo velocemente alle tue domande: non potete fare l'Associazione professionale e nulla è cambiato con bersani, la partita iva personale è compatibile con la partita iva della società, ogni modifica statutaria di una società deve essere fatta da un notaio e se un socio vuole uscire da una socità i soci rimasti devono pagare il valore della quota o liquidare la società.
Ti rinnovo il consiglio: incominciate ognuno con la propria partita iva evedete come gira e poi fate la società.
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Grazie infinite della risposta. Penso proprio che faremo così.
Ma in questo caso potremo usare un unico sito internet per pubblicizzare la nostra attività, presentandoci come tre professionisti freelance e non come società? Oppure questo è in qualche modo illegale?
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Non c'è nulla di illegale. L'importante è che vi presentiate come singoli e non come società, anche se qualche purista può pensare a una società di fatto, problema risolvibile indicando ognuno una prorpia specializzazione.
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@franceschino said:
Ma in questo caso potremo usare un unico sito internet per pubblicizzare la nostra attività?
In ogni sito internet deve essere indicata la partita IVA del detentore/intestatario del sito medesimo. Non penso si possano simultaneamente indicare diverse partite IVA su un unico sito
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Problema risolvibile: sito di uno solo e gli altri due come collaboratori nella sezione contatti/professionisti o qualsiasi altra sezione.