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Porto d?armi negato per giudizio discrezionale
Nell?ottobre del 2011 faccio richiesta di porto d?armi sportivo presso il mio Comune di residenza (Marino). Dopo qualche mese mi rispondono che ho in sospeso una querela relativa ad un avvenimento del 2005 quando facevo l?amministratore di condominio e fui aggredito da un condomino che querelai presso i Carabinieri di Marino per lesioni, ingiurie e minacce. Costui ebbe la bella idea di fare una querela ritorsiva per lesioni presso la Questura di Marino. Sette anni dopo la causa era ancora in piedi e avevamo avuto una sola udienza di accorpamento dei procedimenti per economia processuale. La questura rimanda la pratica a Roma dove mi chiedono di tornare con la richiesta di riesame della pratica nel momento in cui fosse chiusa la vicenda di cui sopra. Nel novembre 2012 la vicenda di fatto si chiude di fronde al Giudice di Pace di Velletri (sezione distaccata di Albano Laziale) con la remissione di entrambe le querele. Il 3 dicembre 2012 faccio domanda di riesame così come consigliatomi dalla questura di Roma, allegando la sentenza del Giudice. Nel frattempo Roma chiede alla questura di Marino e ai Carabinieri una sorta di informativa di ?buona condotta? per verificare se gli animi (dopo sette anni e dopo la sentenza di un Giudice per remissione querele) si sono assopiti. Bene! Non è servito neanche questo perché mentre i Carabinieri di Marino hanno dato esito positivo, la questura di Marino ha chiamato l?altro condomino per una dichiarazione dove quest?ultimo ha confermato la remissione delle querele, che non siamo di certo diventati amici, semplicemente non abbiamo più alcun rapporto. La questura dà esito negativo e mi viene respinto il porto d?armi sportivo. Ovvio che posso pensare che l?esito della questura di Marino sia dovuto al fatto che comunque è un piccolo paese e possa esserci l?idea di una pregiudiziale ambientale, considerato anche che tutta la certificazione richiesta è stata resa in modo efficace e puntuale. Che fare? Riproporre daccapo domanda di porto d?armi sportivo con tanto di documentazione, spese e visite? Altra possibilità sarebbe fare ricorso al Prefetto di Roma (se possibile) o addirittura proporre un?istanza al TAR. Grazie infinite a tutti coloro che sono in grado di darmi una risposta.o
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Qual è la motivazione data dalla questura? Nella tua domanda non la riporti, e quindi se manca potresti impugnare il provvedimento emesso dalla questura anche per carenza di motivazione e di istruttoria. Infatti, il Ministero dell?Interno nella circolare n. 6454 del 17 marzo 2003 ribadisce la necessità di congrua motivazione a supporto dei provvedimenti di diniego ovvero di revoca di autorizzazione di Polizia, motivazione che non deve fare esclusivo riferimento ad un singolo provvedimento (nel caso della circolare si faceva riferimento ad una denuncia-querela archiviata) bensì deve riporre il proprio fondamento in ulteriori provvedimenti e circostanze.
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Purtroppo la motivazione non la conosco ancora perchè la comunicazione mi è stata data in forma ufficiosa, sono quindi in attesa del decreto. Per quanto mi riguarda penso che la motivazione verrà inserita nella comunicazione ufficiale. L'ultima volta la motivarono con il fatto che dovevo chiudere il contenzioso con il rigetto delle querele. Questo è avvenuto, ma pare non sia stato sufficiente. Hanno poi chiesto una sorta di conferma o "buona condotta" ai carabinieri i quali hanno risposto positivamente e alla polizia la quale ha addirittura convocato il vicino di casa per sapere se la lite fosse conclusa e se fosse scoppiata la pace, questo invece ha determinato un esito negativo della mia richiesta di riesame (riesame che di fatto non c'è stato perché la questura alla quale mi sono rivolto ha rinviato di nuovo alla questura di residenza la decisione, la stessa che aveva passato la palla all'altra). Credo che per avere una nuova risposta da te eljsa o da chi altro possa darmela dobbiamo attendere le motivazioni. La mia domanda resta comunque la stessa e la sola cosa che posso confermare è che le obiezioni si riferiscono ad un solo procedimento dove tra l'altro risultavo anche parte lesa. Dunque la richiesta di riesame al Prefetto potrebbe essere utile? O il ricorso al Tar? Cosa mi consigliate? Grazie a tutti quelli che vorranno rispondermi e che ne sanno più di me.
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Attendiamo le motivazioni di cui al decreto che sarà emesso. Successivamente, io escluderei di rifare ex novo la stessa istanza. Ti resta il Prefetto - puoi ricorrere in autotutela ma devi articolare bene il ricorso - e se dovesse essere rigettato puoi impugnarlo al TAR. Oppure direttamente il TAR.
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Da un attenta rilettura del documento redatto dal questore della provincia di Roma, quando decreta il respingimento della mia domanda di porto d'armi sportivo, lo fa in base agli articoli 1,5,11,42 e 43 del T.U.L.P.S. approvato con R.D. n. 73 del 18.6.1931 e ravvisata la necessità di assicurare preventiva tutela della sicurezza pubblica e della incolumità dei cittadini.
Nessuno di questi articoli fotografa in alcun modo la mia persona, ripeto sono incensurato, non ho carichi pendenti, ho il certificato di salute mentale, ho fatto il militare e non ho mai abusato nell'uso delle armi. Che fare? Come difendersi facendo ricorso all'ill.mo Prefetto, da questi articoli del T.U.L.P.S.?
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Puoi darmi un consiglio? Mille grazie!
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@eljsa said:
Qual è la motivazione data dalla questura? Nella tua domanda non la riporti, e quindi se manca potresti impugnare il provvedimento emesso dalla questura anche per carenza di motivazione e di istruttoria. Infatti, il Ministero dell?Interno nella circolare n. 6454 del 17 marzo 2003 ribadisce la necessità di congrua motivazione a supporto dei provvedimenti di diniego ovvero di revoca di autorizzazione di Polizia, motivazione che non deve fare esclusivo riferimento ad un singolo provvedimento (nel caso della circolare si faceva riferimento ad una denuncia-querela archiviata) bensì deve riporre il proprio fondamento in ulteriori provvedimenti e circostanze.Nella mattinata di oggi sono stato convocato in questura per avere notizie in merito all'istanza di riesame che ho fatto alcuni mesi or sono, contro il respingimento dela mia domanda di porto d'armi sportivo per il tiro a volo.Bene! Oltre alla descrizione dei fatti riportati e noti anche in questo spazio di discussione riporto di seguito per intero le motivazioni adotte dalla Questura di Roma. Eccole: " dalle informazioni assunte nel corso dell'istuttoria, si è accertato che il procedimento penale nr........... istauratosi presso il giudice di pace di Albano Laziale, si è concluso in data .......2012, con sentenza di " non doversi procedere per sopravvenuta remissione di querela" da parte di entrambi ma si è appurato che ancora prescinde una situazione di conflittualità tra i due condomini. Per quanto precede, l'istanza prodotta dal signor ( me medesimo), è irricevibile. Il commissariato di P.S. in indirizzo, è pregato di darne notizia all'interessato." Ecco tutto qui la motivazione. Generica e arbitraria. Sono scomparsi gli articoli del T.U.L.P.S. e mi hanno liquidato così. Che fare? Ovvio ricorso al prefetto, ma che faccio? Sottolineo la circolare n. 6454 del 17 marzo 2003 ribadisce la necessità di congrua motivazione a supporto dei provvedimenti di diniego ovvero di revoca di autorizzazione di Polizia, motivazione che non deve fare esclusivo riferimento ad un singolo provvedimento (nel caso della circolare si faceva riferimento ad una denuncia-querela archiviata) bensì deve riporre il proprio fondamento in ulteriori provvedimenti e circostanze. Grazie per l'aiuto che mi concederete!
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scusate..avevo già scritto..mi ritrovo con il porto d' armi negato per gpg perchè risulta a mio carico una condanna per contributi non pagati, condanna convertita in ammenda di 800 euro..cosa posso fare?
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Come dicevo all'utente mingucc58, è possibile opporsi al provvedimento con un ricorso gerarchico da inoltrare al Ministero dell'Interno (al Prefetto in pratica), oppure direttamente al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR).
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Per silvano74: nel tuo caso, visto che non lo hai specificato, se il provvedimento di diniego è stato adottato dal Prefetto - a seguito di un precedente ricorso - allora in tal caso il provvedimento in questione costituisce un atto definitivo e non è impugnabile all'organo gerarchicamente superiore (essendo quest'ultimo, appunto, il Prefetto). Pertanto, se è così, puoi fare solo ricorso al TAR. Diversamente, se il provvedimento di diniego e del Questore, allora puoi fare ricorso al Prefetto.
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ora ti spiego...l ufficio competente mi ha posto il diniego..dicendomi che però posso discuterne col prefetto
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Allora puoi fare ricorso al Prefetto.
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ma essendo una condanna con un aspetto di non pericolosità sociale, come richiesto dagli art. 11-12 e 43 del tulps, pensi che posso avere possibilità?
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Certamente!
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ciao..allora mi stanno rigettando la domanda di porto d armi perche scrivono :risultano motivi ostativi al rilascio del titolo sulla base dei procedimenti penali a mio carico ..(insolvenza fraudolenta, mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice omessa dichiarazione in materia di imposte sui redditi) e del decreto penale per mancato versamento di contributi trasformata in ammenda di € 800,00. Tengo a precisare che i provvedimenti sopra menzionati devono ancora subire tutto l iter giudicante ovvero sono cause in corso che possono tranquillamente terminare con un assoluzione...(praticamente non ho avuto nessuna condanna quindi non vedo come possano essere ostativi) cosa posso rispondere alla questura?