• User

    Problema legale relativo ad area cliente di cellulare

    Ciao, chiedo aiuto su questo problema. L'altro giorno mi telefona un conoscente che non vedo da due anni arrabbiatissimo perchè volendo aprire un account nell'Area Clienti Wind per un suo cellulare che ha da un anno, il sistema dice che esiste già. Se fa il ripristino del nome utente immettendo il suo nome-cognome e il CF gli da un mio molto noto nome utente. Mi dice che vuole subito la password ma io non riesco a capire come mai è successo questo. Allora mi collego all'Area Clienti, metto quel nome e faccio il ripristino della password, mi compare la richiesta della domanda segreta che conosco bene e settando "spedisci password tramite SMS" con il suo numero di cellulare gli viene inviata una nuova password casuale. Ora dice che mi vuole denunciare per accesso illegale ai dati del suo cellulare attuale x il periodo dal suo acquisto a ora. Dopo aver pensato e ripensato ho capito cosa può essere successo.

    Nel lontano inizio 2009 lui comprò una chiavetta internet Wind con relativa sim. Dopo pochi mesi la diede a me per 60 euro con la sim e i dati per accedere alla relativa area clienti Wind. Io entrai e cambiai il nome utente, la usai per pochi mesi e visto che non prendeva a casa mia la misi in un cassetto e non pensai piu né alla sim, che venne cacciata via ed è ampiamente scaduta, né all'account. Tuttavia quell'account fatto a suo tempo era relativo ai suoi dati anagrafici e al suo numero cliente in quanto proprietario della sim, ed è continuato a esistere. Il database dell'Area Clienti non accetta nuovi account se ne esiste già uno collegato all'anagrafica ma vuole che si trovino i dati d'accesso di allora che sono quelli che misi io.

    Da oltre due anni e mezzo non sono più entrato lì e me n'ero dimenticato come lui del restro, e dopo tutto fu lui a darmi i dati di accesso assieme alla sim sapendo che avrei personalizzato l'account e non chiedendomi di cambiare la proprietà della sim.

    Rischio qualcosa da un punto di vista legale ??


  • Super User

    Se puoi dimostrare che ti ha venduto la sim comunicandoti i dati non rischi nulla. La prova può essere testimoniale.


  • User

    @giurista said:

    Se puoi dimostrare che ti ha venduto la sim comunicandoti i dati non rischi nulla. La prova può essere testimoniale.

    Grazie
    Da quanto ho letto cercando in rete sull'argomento, mi sembra di aver capito anche che cedere a qualunque titolo una sim a terzi non sia legale


  • Super User

    Dipende dal contratto sottoscritto dal tuo amico. In questo caso "illegale" si intende come violazione del contratto sottoscritto: in un caso del genere è solo la società cedente (per es. la Tim) che può rivalersi. E' una questione civile a cui tu sei estraneo.
    A te interessa l'aspetto penalistico della questione che risolvi nel modo in cui ti ho detto. Peraltro, se puoi dimostrare che questa persona ti ha ceduto (a qualsiasi titolo) la propria sim e password ed egli ti querela, sarà passibile di controdenuncia per calunnia.


  • User

    @giurista said:

    A te interessa l'aspetto penalistico della questione che risolvi nel modo in cui ti ho detto. Peraltro, se puoi dimostrare che questa persona ti ha ceduto (a qualsiasi titolo) la propria sim e password ed egli ti querela, sarà passibile di controdenuncia per calunnia.

    posto che ci sono dei testimoni sulla transazione della chiavetta con sim (ma direi anche sull'accesso all'area clienti), nel caso una persona voglia fare la disonesta e non ricoscere i fatti accaduti che pena si rischia, visto che non sono stati comunque fatti accessi all'account negli ultimi due anni e mezzo e il suo cellulare è attivo solo da un anno e 7 mesi ?


  • Super User

    i reati contestati possono essere furto con destrezza punito da uno a sei anni di reclusione in concorso formale (art.81 cpv cp) con l'art. 615ter cp (accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico). Queste le pene. La condanna è cosa diversa dalla pena: il giudice partirà da una pena base compresa della forbice edittale del reato più grave (furto aggravato) aumentato di un terzo per il concorso detratte le attenuanti generiche se riconosciute (per es. l'incensuratezza) nonchè diminuzione per il rito se si opta per un rito premiale.
    Al di sotto dei due anni di condanna (e qui non si arrriverebbe a 2 anni) si concede, ricorrendone i presupposti, la sospensione condizionale della pena oltre ai benefici di legge.


  • User

    @giurista said:


    occorrerà comunque che tutto questo venga dimostrato: come anche che vengano dimostrati eventuali accessi malevoli
    non credo che sia cosi facile arrivare a una condanna penale senza prima avere prove, log degli accessi dell'operatore telefonico, etc


  • Super User

    Ovviamente, freude. Non basta querelare per far condannare. Il pm chiede il rinvio a giudizio solo in presenza di prove o, almeno, in presenza di indizi gravi precisi e concordanti rispetto alla condotta criminosa.


  • User

    @giurista said:

    Ovviamente, freude. Non basta querelare per far condannare. Il pm chiede il rinvio a giudizio solo in presenza di prove o, almeno, in presenza di indizi gravi precisi e concordanti rispetto alla condotta criminosa.

    Grazie molte ! ho parlato ora con le persone a conoscenza dei fatti: se qualcuno si azzarda a diffamarmi ho tutti gli strumenti per difendermi e attaccare. 😄


  • User

    Un ultima domanda relativa alla questione in oggetto: nel caso la controparte abbia davvero sporto, come dice, denuncia ai carabinieri, come posso fare a saperlo e quali sono i tempi entro i quali mi può venir comunicato ?

    Grazie


  • Super User

    Puoi saperlo facendo una richiesta ex art. 335 cpp alla procura competente (nel tuo caso quella della tua residenza) rileva il locus commissi delicti. I tempi non sono mai certi...dipende da quando il pm iscrive il fatto nel registro notizie di reato. Ogni Procura ha i propri tempi...Aspetta un paio di mesi e poi fai la richiesta se non hai saputo più nulla.


  • User

    In casi di questo tipo mi immagino che venga attivata la polizia postale: vanno a vedere genericamente tutta l'attività in rete dell'indagato negli ultimi anni, magari sequestrando dispositivi tipo computer o altro, o si focalizzano sugli accessi al particolare account oggetto della denuncia ?

    grazie !


  • Super User

    Si focalizzano sugli accessi al particolare account in questo caso risalendo al dispositivo d'accesso. Solo in indagini per reati di una diversa e grave rilevanza si estende l'indagine a tutta l'attività dell'indagato e non è questo il caso.

    Prego, figurati!


  • User

    Ciao, aggiorno sulla vicenda oggetto del 3d
    La controparte dopo essersi informata e aver capito che il problema derivava dall'account wind del quale lui stesso mi aveva dato i dati d'accesso, ha ritirato la denuncia scusandosi moltissimo e promettendomi un prosciutto. Visto che in passato avevamo avuto rapporti in fondo amichevoli ho deciso che andava bene così.

    Tutto è bene quel che finisce bene.
    Ringrazio per il puntuale e competente supporto che mi avete dato.
    Rimarrò sicuramente utente assiduo di questo forum.
    Saluti !