Ciao,
per poter percepire compensi occsionali occorre che l'attività sia appunto occasionale. Direi il fare tre o quattro siti all'anno. Se fai 50 siti e ti fai pagare 100 euro l'uno percepisci 5000 euro ma l'attività non può dirsi occasionale.
Viceversa potresti eseguire un unico lavoro e percepire 7000 euro in tal caso la prestazione resta occasionale senza necessità di partita iva, ma dovrai pagare su 2000 (eccedenza rispetto a 5000) i contributi INPS.
Lo stipendio incide sui redditi occasionali o da partita iva (non cambia il ragionamento) perché i due redditi si sommano in dichiarazione dei redditi.
Mi spiego meglio. Sui redditi occasionali subisci una ritenuta d'acconto irpef del 20% che è appunto un'acconto sull'irpef che calcolerai in dichiarazione dei redditi. Ora siccome l'irpef aumenta all'aumentare del reddito se percepisci solo 4900 la ritenuta d'acconto coprirà tutto l'irpef da pagare (anzi avrai un credito verso lo stato), se il reddito cresce sommandosi a quello da dipendente può essere che tu debba pagare una differenza.
Questo è un ragionamento valido in generale poi ci sono vari regimi agevolati che potrebbero fare la caso tuo in caso di aertura di partita iva.
La nota di debito indica una variazione di un importo relativo a una precedente fattura. Normalmente la variazione proviene dal cedente e qui si parla di nota d'accredito, ma se questa dovesse provenire dal cessionario si parla di nota di addebito. La nota di addebito per avere effetto ai fini IVA (e quindi di fatto avere lo stesso effetto della nota di accredito) si presuppone debba essere accettata dal cedente.
ma sull'IRAP c'è da applicare una qualche deduzione?
nella dichiarazione IVA invece (seppure in UNICO) come si fa a dire che il soggetto è in regime agevolato e pertanto versa l'IVA in sede annuale??:?
Ci sono delle deduzioni da applicare (ad es. quella sul VPN, cuneo fiscale, ecc.)
L'AE sa già che sei in regime agevolato poiché glielo comunichi in sede di apertura della partita IVA.
Saluti.
Grazie Contabile della risposta e del riferimento normativo,
ti volevo solo chiedere, per chiudere, quali erano i codici della sanzione per i tributi suddetti.
Grazie!
dice la norma che il contrassegno di campione gratuito:
deve essere stampigliato in modo indelebile sull'involucro dei prodotti e non su semplice etichetta adesiva (R.M. 18/02/75 n. 500307).
Se non è materialmente possibile l'apposizione del contrassegno sul bene, quest'ultimo va posto in un involucro sigillato con la dicitura "campione gratuito" (C.M. 29/06/82 n. 55/352480)
capisco che voi non siete soggetti Iva e dunque la selezione più confacente è quella di soggetto privato. Inserendo poi voi la vostra denominazione otterrete (o almeno dovreste ottenere) una fattura intestata all'associazione con applicazione dell'Iva Irlandese.
Effettivamente un esercizio commerciale continuativo come elemento nonché esercizio principale ci avvicina molto di più ad una attività commerciale vera e propria piuttosto che ad una associazione non profit.
Essendo già in possesso di partita iva ed inscrizioni camerca commercio INPS etc. come libero professionista che tipo di alternativa consiglieresti qualora volessi fondare una micro casa editrice volta a produrre il lavoro di pochissimi amici di conseguenza con un fatturato assolutamente irrisorio?
Esitono condizioni fiscali aggevolate per redditi rasoterra come potrebbe essere nel mio caso di editore?
Tuttavia, questa continuità è da intendersi "a titolo lucrativo", se prima compilavi per gli amici il 730 in cambio della birra della domenica, puoi aprire la partita IVA e provare a fare la trafila per diventare contabile, se invece, come è chiaramente il tuo caso, svolgevi il lavoro a titolo lucrativo, no.
Comunque la domanda che ho posto sulle intenzioni del legislatore resta valida: il voler tutelare chi?
benvenuto guido81
nell'atto costitutivo/statuto devrete indicare le quote di ciascun socio e le % di ripartizione degli utili.
se sei amministratore sei responsabile di cio' che accade all'interno della societa' e hai i poteri che ti vengono conferiti dai soci, dovresti percepire un compenso, sempre determinato dall'assemblea dei soci e avere cosi' una busta paga con il pagamento dei relativi contributi e dell'Inail.
se c'e' un contratto di appalto non sei obbligato a emettre fatture entro il 15 del mese successivo e pagare l'iva, a quanto mi ricordi!
comunque se hai gia consegnato la merce al 31/12/07 metterai l'importo totale nel conto merci c/terzi tra le rimenenze finali.
ok. grazie mille , ma devo indicare gli articoli uno ad uno anche nel libro inventari?
Grazie ancora.
Ciao.
Ciao,
dovresti specificare meglio la tua attività. Comunque se svolgi attività di consulenza informatica essendo un'attività professionale non avrai nulla da pagare, se svolgi attività pubblicitaria commerciale rientri tra le ditte individuali e dovrai pagare i contributi fissi INPS (circa 2.500 all'anno).
Per le collaborazioni occasionali (ritenuta d'acconto) leggi il topic in rillievo e valuta se rientri nei limiti indicati.
Per gli studi di settore al momento non preoccuperei.
Un'altra possibilità è il "conferimento di redditi all'impresa", cioè, quando un privato conferisce all'impresa redditi di natura personale, a livello SRL so come funziona, perchè in genere con questi conferimenti si forma il capitale sociale, se stai aprendo ditta individuale o una P.IVA come lavoratore autonomo ti consiglio di leggerti la normativa sull'attribuzione redditi all'impresa, perchè c'è il rischio di doppia tassazione, problemi di natura legale, è una questione complessa (devi rispondere alla domanda "a quale movimento di natura economica corrisponde questa operazione" ogni volta che entrano o escono soldi dalla contabilità aziendale (oppure dalla gestione contabile, in caso di professionista o D.individuale).Sono nel giusto?
Per i professionisti credo sia leggermente più semplice (ma anche per ditta individuale) perché il professionista risponde con tutti i suoi beni (ma questo non lo esonera dal dover giustificare dal punto di vista contabile ogni entrata ed uscita)
Per il versamento o prelievo io metto semplicemente "prelievo a titolo personale" quando faccio prelievi dal conto professionale, non ho ancora fatto versamenti a titolo personale, quindi non so come funziona.
Ma per attribuzioni economiche di tale natura ed ammontare non saprei veramente cosa dirti.
Qualcuno ci illumina? Chiamiamo i magnifici 4 (non ho ancora capito il numero esatto di moderatori del forum fiscale) Ehi, ragazzi!! accorrete con la lampadina!!Fate luce qui!!