La possibilità di accesso al regime ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un?attività in proprio, a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30 mila euro, crea una discriminazione tra contribuenti. Poniamo il caso che, il contribuente A percepisce da lavoro dipendente o pensione 30.000 euro e con la sua attività in proprio fatturi 30.000 euro, ha un reddito complessivo di 60.000 euro. Il contribuente A entra nel regime forfettario perché ha tutti i requisiti in regola. Il contribuente B percepisce da lavoro dipendente o pensione 30.001 euro e con la sua attività in proprio fatturi 11.000 euro, ha un reddito complessivo di 41.001 euro. Il contribuente B non entra nel regime forfettario perché non ha tutti i requisiti in regola.In questo caso l? IRPEF non è più un? imposta progressiva.Mi sembrerebbe più giusto fissare un tetto massimo che tenga conto dei due ricavi oppure che l? attività in proprio non super i 15.000 euro. Ritengo che il fissare un tetto in quel modo, leda diritti e doveri costituzionali del cittadino.Oppure non è così?
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